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Deloitte analizza i trend 2019: 5G, eSport e smart speaker

In un mondo sempre più tecnologico, investitori e clienti non vedono l’ora di sapere quali siano i trend di mercato. Oggi Deloitte analizza le tecnologie ed i prodotti più venduti in tutto il mondo fornendo importanti indicazioni.
trend 2019

L’avvento della rete 5G sbaraglierà il 4G?

Con almeno 25 operatori a livello mondiale ad avviare il nuovo servizio, i dispositivi venduti con la nuova tecnologia 5G nel 2019 saranno circa 1 milione. Gli elevati volumi di vendite rientrano comunque in previsioni abbastanza conservative: nel 2025 solo il 14% delle connessioni a livello globale sfrutterà la tecnologia 5G. L’anno di svolta in cui approderanno su vasta scala le reti wireless di quinta generazione sarà comunque il vicino 2019.
Nel 2018 il 5G è stato già testato da ben 72 operatori prevalentemente nelle grandi città e nel 2019 gli utenti potranno iniziare a testare la rete su circa 1 milione di dispositivi su un totale di 1,5 miliardi di smartphone venduti nel prossimo anno.
5g
Prendendo come riferimento lo sviluppo del 4G, assisteremo ad un’adozione lenta ma costante. Anche se nell’ultimo decennio le reti 4G si sono notevolmente diffuse ci vorrà un po’ prima che la nuova tecnologia surclassi la precedente. La rete di quarta generazione non supererà infatti il 50% di tutti gli abbonati mondiali fino al 2023. Solo dopo il 2025 si inizierà a diffondere velocemente, o almeno più rapidamente di quanto ha fatto il 3G in passato.

Andrea Laurenza, Partner Deloitte e responsabile italiano del settore TMT, afferma: “Uno dei temi caldi dei prossimi anni è sicuramente la diffusione della rete 5G su larga scala.  Il 5G è senza dubbio la tecnologia di connessione del futuro che porterà ad avere comunicazioni sempre più veloci e soprattutto favorirà la diffusione dell’IoT su larga scala. Anche se la curva di adozione del 5G potrebbe essere relativamente bassa nei prossimi 12-24 mesi, e anche se ci vorranno anni per il 5G per replicare la posizione dominante del 4G sul mercato, molti operatori di telecomunicazioni hanno un forte incentivo a investire oggi nella nuova rete per motivi di velocità, latenza, penetrazione e (specialmente) capacità.

“Ok Google, quali sono i trend del prossimo anno?”

Deloitte parte con un’affermazione molto forte: “gli smart speaker saranno i dispositivi connessi in più rapida crescita in tutto il mondo”. Con più di 250 milioni di unità installate ed un tasso di crescita del 63% annuo, il 2019 sarà probabilmente un anno di grandi successi per gli smart speaker.

E sul lungo termine? Deloitte prevede che il settore dei device con connessione internet ed assistenza digitale integrata varrà 7 miliardi di dollari. Nel 2018 sono state vedute già di 90 milioni di unità per prezzo medio di 44 dollari l’una. Un enorme fatturato per questo tipo di industria e tassi di crescita che intrigano notevolmente gli investitori.

smart speaker

La domanda di smart speaker potrebbe addirittura superare quella degli smartphone poiché questo tipo di device ha il vantaggio di essere installato in ogni ambiente, commerciale o privato. Interessante l’adozione di questi dispositivi da parte di grandi catene di alberghi, ristoranti e ospedali.

Le vendite di smart speaker dovrebbero aumentare notevolmente nel 2019 e probabilmente anche nel 2020. Affinchè il mercato continui a crescere, tuttavia, bisogna puntare su applicazioni che vadano oltre il semplice uso per la musica o per controllare le previsioni del tempo. La più grande barriera da superare sarà convincere gli user dell’utilità dei comandi vocali e del riconoscimento vocale, poiché sono tradizionalmente restii all’utilizzo di queste funzionalità su device quali lo smartphone. La chiave del successo sarà anche proporre usi ed applicazioni differenti da quelli attualmente disponibili. Gli smartspeaker devono diventare più utili più spesso, per questo motivo la creazione di nuove applicazioni e una migliore accuratezza dei risultati saranno probabilmente la chiave per la crescita del mercato.dichiara Andrea Laurenza.

Gli eSport: un business in espansione

Lo sport è un gioco ed ora il gioco diventa sport. Partendo dal lato economico, i ricavi del mercato globale degli eSport raggiungeranno il miliardo di dollari; il tutto grazie a pubblicità, diritti di trasmissione ed espansione delle varie leghe competitive.
La diffusione degli sport elettronici sui canali tradizionali potrebbe essere la salvezza dei broadcaster, promettendo ingenti guadagni su tutti fronti: dagli investitori ai clienti finali, non è un business da sottovalutare.
eSport
photo credit: valleynewslive.com

Forti della grande competitività, i campionati di videogiochi online includono numerosi titoli e piattaforme: dal classico PC fino alle console ed i vari dispositivi mobili. Le previsioni parlano di un’espansone del 35% nei soli USA grazie a pubblicità, licenze e vendite franchising. In Asia si è già raggiunta la maturità economica da qualche anno. Nel complesso gli analisti prevedono ricavi del mercato globale di 1 miliardo di dollari nel 2019.

Per le società di broadcasting più esperte che stanno lanciando i propri servizi di streaming digitale, conoscere il mondo dei videogiochi online offre una potenziale road map per lo sviluppo di piattaforme digitali sempre più potenti che coinvolgano il pubblico in maniera trasversale. Le emittenti che stanno sviluppando servizi di streaming digitale dovrebbero considerare gli eSport un’ulteriore opportunità per cercare di creare portafogli sempre più diversificati, ad esempio implementando soluzioni on-demand, abbonamenti multicanale, social streaming durante le trasmissioni, che si adattano meglio ai cambiamenti che stanno avvenendo nel comportamento dei consumatori. Le persone oggi vogliono sempre più spesso interagire con l’intrattenimento, sia fisicamente che virtualmente, e questo è uno dei driver principali della migrazione dagli abbonamenti TV ai provider online, specialmente per i giovani nativi digitali. Le emittenti televisive tradizionali potrebbero raggiungere e,conquistare le giovani generazioni diventando più social e attraverso una solida gestione delle varie identità sui diversi touchpoint e un solido modello di analisi dei dati come base, le emittenti potrebbero transitare in modo più efficace e duraturo nel nuovo panorama dell’intrattenimento.dichiara Andrea Laurenza.

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Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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