La nuova direttiva europea NIS2 (Network and Information Security Directive 2) impone standard di sicurezza informatica più stringenti per le imprese europee, con l’obiettivo di contrastare i crescenti rischi di cyberattacchi.
In Italia, la direttiva, operativa dal 16 ottobre 2024, è destinata a rivoluzionare la gestione della sicurezza informatica, specialmente per le PMI, spesso più esposte e meno preparate a difendersi.
La sfida delle PMI di fronte all’aumento degli attacchi
Nel 2023, gli attacchi informatici alle PMI italiane sono cresciuti del 65%, con settori come il manifatturiero e il sanitario particolarmente colpiti. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha rilevato oltre 1.400 attacchi nell’anno, mentre le analisi condotte da CybergON, business unit di Elmec Informatica, riportano circa 180.000 tentativi settimanali di attacco contro le medie imprese.
Questa intensificazione degli attacchi ha messo in luce una necessità urgente: le PMI devono dotarsi di strumenti di difesa avanzati per evitare interruzioni prolungate dell’operatività, che possono fermare la produzione fino a tre settimane.
Gli obblighi introdotti dalla direttiva NIS2
La NIS2 stabilisce obblighi chiari per le aziende, richiedendo un sistema di monitoraggio continuo e la presenza di un Security Operation Center (SOC). Le imprese devono segnalare ogni attacco all’ACN, una prassi che mira a sensibilizzare i Consigli di amministrazione (CDA) sull’importanza della cybersecurity e sulla necessità di investire in strategie a lungo termine.
Alessandro Ballerio, AD di Elmec Informatica, sottolinea come la direttiva debba fungere da “leva di sensibilizzazione” per i CDA, spingendoli a pianificare investimenti strutturati in funzione dei rischi e delle opportunità del mercato.Oltre agli aspetti tecnici, la direttiva NIS2 punta a un cambiamento culturale nelle aziende.
Mario Tozzi, Primo Ricercatore del CNR, intervenuto durante l’evento Cyber Park: il mondo imperduto organizzato da CybergON, ha evidenziato l’importanza di sviluppare una consapevolezza culturale e scientifica rispetto ai rischi informatici. “Non è solo una questione tecnologica, ma culturale”, ha affermato Tozzi, evidenziando l’urgenza di una formazione che renda i dipendenti e i vertici aziendali più attenti e preparati.
Benefici e impatti della NIS2 sulle PMI
Per le PMI italiane, l’adozione della direttiva NIS2 comporta diversi vantaggi. La resilienza è uno dei principali obiettivi, poiché un sistema di difesa efficace può garantire la continuità operativa anche in caso di attacchi gravi.
Inoltre, una strategia di sicurezza avanzata migliora la competitività sul mercato, rendendo l’azienda più affidabile anche agli occhi di potenziali partner. La direttiva offre anche un framework per la gestione del rischio, favorendo l’integrazione di misure di sicurezza all’interno della filiera, inclusi i fornitori.
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