AziendeNews

Digital Workplace: 7 acceleratori tecnologici per mettere i professionisti al centro

Il lavoro ibrido è diventato la prassi ed è bene che le aziende si adoperino per assecondare le esigenze dei dipendenti

Il lavoro ibrido è la normalità e le aziende devono ripensare il rapporto con i dipendenti, mettendoli al centro della strategia aziendale attraverso nuovi spazi digitali collaborativi: i Digital Workplace.

Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, sul territorio nazionale sono 4,38 milioni i lavoratori che operano in parte da remoto tutt’ora. Il lavoro agile che coniuga giorni in ufficio e giorni da remoto è la nuova prassi. Sono dati che segnalano che i modelli di organizzazione del lavoro stanno cambiando. La pandemia è stata l’acceleratore di un processo che, nel periodo precedente al 2020, stava già lentamente prendendo piede.

I Digital Workplace

Grazie alla digitalizzazione, i lavoratori hanno più possibilità di scegliere le modalità e il luogo di lavoro, senza compromettere l’efficienza e la produttività. Secondo i dati dell’Osservatorio del PoliMi, infatti, il 59% delle grandi imprese e il 30% delle PA evidenziano una crescita della produttività e un miglioramento del work-life balance.

In questo contesto, è necessario per le aziende sviluppare una nuova relazione con i professionisti, mettendoli al centro della strategia aziendale attraverso la cultura Employee-Centric. Questa pone maggior attenzione alle esigenze dei dipendenti e agli strumenti tecnologici più appropriati per canalizzarle.

L’elemento chiave dell’intera strategia Employee-Centric è il Digital Workplace: una piattaforma che facilita la cooperazione e la comunicazione, connettendo i talenti, costruendo conversazioni e creando un senso di appartenenza.

Al fine di rendere il Digital Workplace uno spazio ottimizzato, sicuro ed efficiente dove lavorare, è importante affidarsi a sette acceleratori tecnologici:

  • I sistemi di comunicazione, luoghi come la intranet devono diventare spazi nei quali si sviluppa comunicazione bidirezionale tra dipendenti e azienda. Canali aperti e partecipativi caratterizzati da elementi interattivi o strategie di gamification
  • Knowledge Systems, al fine di favorire il networking interno e l’accesso al know-how aziendale
  • La gestione documentale, per una maggiore accessibilità delle informazioni
  • Service Management Tool, per fornire ai dipendenti un unico punto di accesso a servizi e applicazioni, personalizzabile in base alle diverse esigenze
  • Un modello di onboarding, un primo passo fondamentale per creare un senso di coinvolgimento con il nuovo dipendente
  • La gestione del posto di lavoro, per semplificare la vita lavorativa del dipendente
  • La sicurezza del lavoro, poiché la maggior parte delle minacce alla sicurezza aziendale penetra attraverso le singole postazioni di lavoro è importante proteggerle da attacchi esterni o vulnerabilità.

Attraverso l’implementazione di questi acceleratori si dà vita a un Digital Workplace ottimizzato. Ovvero, un ambiente di lavoro digitale che migliora il coinvolgimento e garantisce un impatto diretto sugli indici tangibili e intangibili relativi alle prestazioni dei dipendenti, più competitivi, motivati, soddisfatti e produttivi che mai.

Da non perdere questa settimana su Techbusiness

🔮 Il futuro dell’innovazione tecnologica, ecco come l’AI può esserci d’aiuto
 🕸️ La rivoluzione nell’automazione delle reti aziendali
🇪🇺 L’Unione Europea e il confine tra algoritmo e intelligenza artificiale
🏭 Google lancia IA per il Made in Italy per supportare le PMI italiane
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button