La tecnologia potenzia il demand planning: il punto di Axiante

Antonio D’Agata, Partner e Director Strategic Accounts di Axiante, analizza l’evoluzione e l’importanza del demand planning nel contesto aziendale moderno, specialmente per il settore retail. 

Le aziende di oggi affrontano mercati globali sempre più competitivi e dinamici, caratterizzati da cambiamenti frequenti e repentini, e la crescente proliferazione di canali di vendita, la diversificazione dei prodotti e l’aumento delle aspettative dei clienti richiedono una pianificazione precisa e integrata.

L’importanza del Demand Planning (e di un approccio data-driven)

In primis è importante fare chiarezza. La differenza fondamentale tra sales forecast e demand planning risiede nella loro focalizzazione: mentre il sales forecast prevede le vendite future basandosi sull’andamento del mercato e dell’azienda, il demand planning mira a prevedere la domanda dei clienti combinando dati interni ed esterni. Questo permette alle aziende di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato, garantendo la disponibilità dei prodotti nei tempi e nei termini promessi.

Tuttavia un demand planning efficace richiede una gestione accurata e avanzata dei dati. Questi provengono da diverse fonti e devono essere analizzati con strumenti più sofisticati rispetto ai tradizionali fogli Excel. In particolare l’approccio data-driven si basa su diversi tipi di dati:

• Dati sul prodotto: vendite, stagionalità.
• Dati sulle tendenze interne: previsioni di vendita.
• Dati su eventi e promozioni: sia interni che esterni.
• Dati di contesto: concorrenza, clima, comportamenti dei clienti.

Appare quindi evidente che la pianificazione non può essere un’attività isolata. Anzi, questa deve essere integrata con tutte le altre funzioni aziendali come trade marketing, vendite e logistica. È fondamentale quindi una condivisione continua delle informazioni all’interno dell’azienda e un coinvolgimento attivo dei diversi team.

Best practice e soluzioni tecnologiche all’avanguardia

Una delle migliori pratiche suggerite da Axiante è la suddivisione dei prodotti in cluster omogenei per ridurre l’effort di pianificazione. Questo può essere fatto utilizzando modelli analitici ed econometrici personalizzati secondo le specifiche del business. 

Inoltre, la frequente revisione della pianificazione, idealmente settimanale, è essenziale per rispondere ai rapidi cambiamenti del mercato, supportata da soluzioni tecnologiche avanzate.

I software di demand planning moderni devono quindi essere in grado di gestire grandi quantità di dati, migliorare continuamente grazie al machine learning e fornire revisioni automatizzate della pianificazione. Devono anche prevedere il demand sensing, ossia l’integrazione di informazioni in tempo reale provenienti da social media e dispositivi point of sales.

Secondo il Demand Planning Solutions Global Market Report 2024 di Research And Markets, il mercato delle soluzioni di demand planning è destinato a crescere significativamente, passando da 4 miliardi di dollari nel 2023 a 69 miliardi entro il 2028. Questo incremento è dovuto all’adozione sempre più diffusa di soluzioni avanzate da parte delle aziende. Ma quali sono i reali vantaggi?

I vantaggi del demand planning

Un demand planning strutturato offre numerosi vantaggi. Antonio D’Agata ce ne evidenzia, su tutti, tre in particolare:

• Miglioramento del forecast e della gestione delle scorte.
• Riduzione delle mancate vendite e dei costi di magazzino.
• Miglioramento del flusso di cassa e della reputazione aziendale, assicurando che i prodotti promozionati siano sempre disponibili.