Come gestire i costi del multi-cloud in un contesto di crisi? Ce ne parla VMware

Il multi-cloud è una strategia che consente alle aziende di sfruttare i vantaggi di diversi ambienti cloud (privati, ibridi, nativi, pubblici ed edge) per eseguire i propri carichi di lavoro, applicazioni e dati. Il multi-cloud offre flessibilità, scalabilità e innovazione, ma comporta anche sfide in termini di complessità e costi. In un contesto di alta inflazione, tensioni geopolitiche e volatilità dei mercati, le aziende devono trovare il modo di ottimizzare la propria infrastruttura digitale senza compromettere la competitività e la qualità dei servizi. Come possono fare?

Per avere delle risposte precise, ne abbiamo parlato con Martin Hosken, CTO Cloud EMEA di VMware, che ci ha proposto alcuni suggerimenti interessanti.

Gestire efficacemente i costi del multi-cloud

“La nostra ricerca ha evidenziato che esistono delle buone pratiche per gestire i costi del multi-cloud in modo efficace”, ha esordito Hosken. Si tratta di adottare una visione olistica del cloud, in cui i benefici sono percepiti in tutta l’organizzazione, e non solo a livello di singoli team o progetti. Le aziende che seguono questa logica sono quelle che riescono a controllare meglio le spese per il cloud, rispetto a quelle che si trovano in una situazione di caos e frammentazione. Infatti, solo il 30% delle organizzazioni cloud smart dell’area EMEA ha problemi con i costi del cloud, mentre il 62% di quelle che vivono la complessità del cloud si trova in difficoltà.

Ma quali sono le cause principali della complessità e dei costi del multi-cloud? VMWare ha individuato tre fattori chiave:

• L’over-provisioning dell’infrastruttura: il multi-cloud permette di allocare le risorse cloud in base alle esigenze, ma spesso questo porta a un eccesso di provisioning, cioè a utilizzare più risorse di quelle necessarie. Questo comporta uno spreco di denaro e una riduzione dell’efficienza.
• Il fraintendimento sul processo di migrazione delle app: il multi-cloud richiede di migrare le applicazioni da un ambiente all’altro, ma questo non è sempre semplice e veloce. Ogni applicazione deve essere testata e adattata al nuovo contesto, il che richiede tempo, competenze e risorse. Molte aziende sottovalutano queste difficoltà e si trovano a dover affrontare ritardi, errori e costi aggiuntivi.
• La carenza di competenze: il multi-cloud richiede delle competenze specifiche per gestire i diversi ambienti cloud in modo efficiente e sicuro. Tuttavia, molte aziende non dispongono delle competenze necessarie o non riescono a formare adeguatamente il proprio personale. Questo può ostacolare la realizzazione dei progetti, la gestione del multi-cloud e la capacità di scalare rapidamente.

Ecco alcuni consigli

Per superare queste sfide, le aziende possono adottare una strategia di gestione del multi-cloud basata su tre elementi:

• Visibilità: le aziende devono avere una visione chiara e completa dei propri ambienti cloud, delle risorse utilizzate, dei costi associati e delle prestazioni delle applicazioni. Questo permette di monitorare e ottimizzare l’utilizzo del cloud, evitando sprechi e inefficienze.
• Coerenza: le aziende devono garantire una coerenza tra i diversi ambienti cloud, in termini di erogazione e gestione dei servizi IT e delle applicazioni. Questo permette di ridurre la complessità, migliorare la sicurezza e la conformità, e facilitare la migrazione delle applicazioni.
• Competenza: le aziende devono investire nella formazione e nella riqualificazione del proprio personale, per dotarlo delle competenze necessarie per gestire il multi-cloud. Questo permette di accelerare i progetti, aumentare l’innovazione e sfruttare al meglio le opportunità offerte dal cloud.

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Non sottovalutare l’importanza della gestione

L’approccio multi-cloud comporta anche altre sfide, dettate dalla complessità della gestione, la sicurezza e il rischio di dipendenza da un singolo fornitore. La parola chiave resta gestione. Le aziende sono chiamate adottare una strategia multi-cloud ideale, che preveda i seguenti elementi:

• L’uso dei container per rendere le applicazioni portabili e compatibili con diversi cloud, senza doverle modificare o riscrivere.
• L’automazione per distribuire rapidamente e in modo scalabile le applicazioni su più cloud, senza sovraccaricare le operazioni.
• La scelta del cloud più adatto per ogni applicazione, in base alle sue caratteristiche e ai suoi requisiti.
• L’evitazione del vendor lock-in, ovvero la situazione in cui le aziende rimangono legate a un determinato fornitore a causa dell’elevato costo del cambiamento.
• La pianificazione strategica di ogni processo coinvolto nella gestione degli ambienti multi-cloud, senza affrettarsi o improvvisare.

Un esempio di successo di una strategia multi-cloud è quello di Mercedes-Benz.io, una società che si occupa delle soluzioni digitali per il famoso marchio automobilistico Mercedes Benz. Il suo team di sviluppatori ha bisogno di lavorare con velocità e innovazione su diversi cloud, per soddisfare la domanda elevata e creare esperienze di lusso per i clienti. Per questo, Mercedes-Benz.io ha adottato i principi del Cloud-Native, ovvero le 12 pratiche guida per lo sviluppo di applicazioni cloud-native, che le hanno permesso di aumentare la produttività e la scalabilità degli sviluppatori, riducendo al minimo le complessità del multi-cloud.

“L’obiettivo finale di ogni azienda è massimizzare la scalabilità intrinseca del cloud per ottenere vantaggi strategici”, chiosa Martin Hosken.“Il tutto senza lasciare che tale scalabilità si trasformi in una spesa fuori controllo. Solo in questo modo le organizzazioni avranno la sensazione di ottenere un valore reale in tutta l’organizzazione, ottimizzando al contempo la spesa”.

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