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Cyber attacchi: in nuovi report Carbon Black sulla sicurezza informatica

Abbiamo parlato molto di sicurezza e di attacchi informatici: le aziende che si occupano di report sulla cyber security sono veramente tante e attive in tutti i settori legati alla tecnologia. Oggi vi presentiamo la ricerca condotta da Carbon Black ed i suoi risultati in merito alle sfide delle imprese moderne.

carbon black security report

Il punto debole sono i sistemi operativi

Secondo il rapporto appena citato, Global Threat Report fa evincere dati molto preoccupanti: il 90% delle aziende italiane ha subito violazioni negli ultimi 12 mesi: le vulnerabilità maggiori derivano principalmente dal falle nei vari sistemi operativi. Tutte le tecnologie di gestione e scambio di dati non potrebbero esistere senza i sistemi operativi e le odierne tecnologie di sicurezza possono essere, più o meno agevolmente, aggirate passando per le falle dei sistemi operativi.

Secondo il sondaggio, ogni azienda ha subito mediamente 5,74 attacchi ogni anno, in aumento per il 93% delle imprese coinvolte. Queste azioni si fanno sempre più sofisticate e raffinate facendo anche aumentare le spese IT per i vari meccanismi di difesa. Tra formazione del personale, aggiornamento hardware e software e costi annessi, il 96% delle aziende intende aumentare il budget a disposizione della sicurezza di almeno un terzo rispetto al valore attuale.

Le aziende più colpite e la risposta…

La finanza è il settore più colpito: i database con dati sensibili possono valere moltissimo e i cybercriminali lo sanno perfettamente.

Riteniamo che il nostro primo rapporto sulle minacce dedicato all’Italia mostri come le aziende italiane siano messe a dura prova dall’escalation degli attacchi informatici“, ha dichiarato Rick McElroy, Head of Security Strategy di Carbon Black. “La nostra ricerca ha evidenziato aumenti generalizzati nel volume e nel grado di raffinatezza degli attacchi, con violazioni frequenti. Per difendersi, una percentuale incoraggiante di aziende della penisola sta passando al threat hunting, con risultati decisamente positivi.

Al secondo e terzo posto del podio troviamo applicazioni web e ransomware, mezzi responsabili della rimanente parte di attacchi informatici. La quarta causa, in ordine statistico, rimane l’attacco phishing. Rimane la speranza che il trend delle aziende che fanno investimenti rimanga crescente.

Vedere che l’88% delle aziende italiane che hanno preso parte al nostro sondaggio pratica il threat hunting è un dato incoraggiante“, ha commentato McElroy. “Ma sentire che il 100% di queste aziende ha migliorato la sua situazione di sicurezza grazie al threat hunting è ancora più positivo.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al report ufficiale Global Threat Report.

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