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Small data e AI: il binomio vincente per il Customer Relationship Management

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Ogni volta che usiamo il web, lasciamo dietro di noi delle impronte digitali che possono essere raccolte e analizzate. Tra tutti i dati che generiamo, ce ne sono alcuni che sono particolarmente importanti per le aziende che operano online. Si chiamano small data, e sono dei dati di qualità che riguardano il comportamento degli utenti. Grazie ai nuovi sistemi di intelligenza artificiale (AI), questi dati possono essere trasformati in informazioni utili per migliorare l’esperienza di ogni cliente. Quali sono i vantaggi degli small data per ottimizzare il Customer Relationship Management?

La digital company Traction ha condotto uno studio su un cliente del settore digital retail, utilizzando la sua piattaforma proprietaria di CRM e Digital Experience AutoCust. Lo studio ha mostrato una crescita significativa sia del numero di acquisti che della soddisfazione dei clienti, grazie all’introduzione di UserFlow, il nuovo modulo che permette all’intelligenza artificiale di interpretare gli small data.

Come l’AI aiuta a ottimizzare il Customer Relationship Management

Nel mondo del digital retail, è essenziale integrare efficacemente intelligenza artificiale e small data per offrire esperienze di acquisto personalizzate e stimolare l’interesse dei clienti. Lo studio di Traction ha dimostrato che l’utilizzo degli small data in combinazione con l’intelligenza artificiale ha permesso di proporre ai clienti delle raccomandazioni davvero adatte ai loro interessi. 

L’accuratezza delle previsioni di acquisto, misurata dalle interazioni con i suggerimenti, è aumentata del 25%. Di conseguenza, anche il numero di acquisti è cresciuto progressivamente. In particolare, dopo 3 mesi dall’introduzione del nuovo modulo, si è registrata una crescita del 5% degli acquisti giornalieri. Dopo altri 3 mesi, la crescita è stata ancora più forte, arrivando al 45%.

In totale, in 6 mesi gli acquisti giornalieri sono aumentati del 25%. L’integrazione tra small data e intelligenza artificiale ha anche migliorato la soddisfazione generale dei clienti. Dopo l’introduzione del nuovo modulo, il 15% in più di clienti ha valutato positivamente l’esperienza di acquisto. Questo dimostra l’efficacia degli small data nella gestione delle relazioni con i clienti.

Non solo quantità di dati, ma anche qualità

Andrew Ng, uno dei pionieri dell’IA e cofondatore, tra le altre cose, di Coursera, la più grande piattaforma al mondo di formazione online, ha dichiarato in un’intervista a IEEE Spectrum che il futuro dell’intelligenza artificiale dipende dalla qualità dei dati, e non dalla quantità.

Questo significa, ha aggiunto, che per allenare gli algoritmi non serviranno milioni di esempi “rumorosi” ma basteranno 50 esempi ben fatti da cui apprendere. Un cambio di paradigma, che favorisce anche le aziende di piccole e medie dimensioni che non hanno accesso all’enorme universo dei big data. 

Attraverso tecniche avanzate di machine learning gli small data diventano rilevanti, permettendo di conoscere meglio il proprio target e di costruire modelli predittivi avanzati. Le organizzazioni ne traggono beneficio, con risultati misurabili in termini di vendite. Anche i clienti ne traggono vantaggio, vedendo soddisfatti i propri bisogni e le proprie esigenze individuali.

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