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L’Italia prima nei pagamenti in contanti, rallenta il digitale

Minsait Payments presenta il 12° Rapporto sulle Tendenze dei Mezzi di Pagamento

Il 12° Rapporto sulle Tendenze dei Mezzi di Pagamento, realizzato da Minsait Payments, la società specializzata in pagamenti di Minsait, ha evidenziato una frenata nella diffusione dei nuovi metodi di pagamento in Italia. Minsait spiega che dopo la crisi sanitaria, nel 2022 i pagamenti elettronici sono rimasti la scelta di metà degli italiani, ma il denaro in contanti ha recuperato spazio in Italia e ora è il preferito da un terzo degli acquirenti nei negozi fisici.

Pagamenti in contanti, Italia prima in Europa secondo Minsait

Il rapporto di Minsait mostra che il 30% degli italiani usa diversi metodi di pagamento, ma tende a privilegiare il contante o gli addebiti diretti. Al contrario, il 24% degli italiani, pur variando, paga più spesso con carte di debito, credito o prepagate. Solo l’11% dei partecipanti al sondaggio ha detto di usare quasi sempre il contante e di limitare al massimo gli altri metodi di pagamento.

Enrique Alvarez, Head of Business Development di Minsait Payments in Europa, spiega: “Dopo la crescita dovuta alla pandemia, l’adozione dei pagamenti digitali si sta stabilizzando in Italia e in tutta Europa. L’uso dei nuovi mezzi è ormai diffuso e commercianti e aziende devono adattarsi per rispondere rapidamente alle nuove abitudini di acquisto, che sono destinate a rimanere, soprattutto tra le nuove generazioni”.

Non sempre il pagamento che si vuole

In questo scenario, non tutti gli utenti pagano come vorrebbero: circa il 40% degli italiani ha dichiarato di aver dovuto cambiare metodo di pagamento nell’ultimo anno, perché quello che voleva usare non era disponibile. Il 19% dei casi si è dovuto adattare perché il negozio non accettava il suo metodo preferito, il 15,3% ha avuto problemi tecnici che glielo hanno impedito e l’11,5% ha citato altre ragioni come ad esempio i costi della transazione.

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Roberto Scorzoni, responsabile di Minsait Payments in Italia, spiega: “Lo scorso anno in Italia si è registrato un lieve rallentamento nel tasso di adozione dei mezzi di pagamento digitali rispetto alla grande crescita innescata e poi alimentata dalla pandemia. La sfida principale rimane il necessario salto di qualità di molti esercenti e rivenditori affinché non solo adottino i metodi di pagamento digitale, ma ne agevolino l’utilizzo da parte della loro clientela”.

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I pagamenti in contanti salgono, ma le carte restano il metodo favorito in Italia

Il rapporto di Minsait mostra che le carte restano il mezzo di pagamento più usato dagli italiani, ma nel 2022 hanno perso terreno rispetto agli anni passati. Al contrario, il contante ha recuperato molta popolarità come mezzo di pagamento preferito, dopo la forte flessione dovuta alla crisi sanitaria. E già nel 2021 si vedeva una ripresa. Si ferma anche l’aumento, rispetto all’anno scorso, nell’uso di digital wallet.

L’uso di carte di credito, debito e prepagate è diminuito rispetto al 2021: l’81,7% delle persone intervistate aveva una carta di debito nel 2022, contro l’85,9% del 2021. E il 50,9% aveva una carta di credito, contro il 58,9% dell’anno precedente. Anche le carte prepagate sono state usate meno, passando al 55,9% dal 66,8% del 2021.

Per i pagamenti in negozio, le carte di debito, di credito e prepagate sono ancora il mezzo di pagamento scelto dal 48% degli italiani (in calo rispetto al 53% del 2021). Mentre il contante è il mezzo di pagamento preferito dal 31% degli intervistati (aumento notevole rispetto al 19,3% del 2021). Inoltre, il 10,1% opterebbe per i digital wallet come sistema di pagamento preferenziale. In generale, mentre questa tendenza dei metodi di pagamento elettronici è simile al 48% dell’Europa, l’Italia è il paese europeo che usa più il contante.

Il rapporto con l’ecommerce e le criptovalute

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Per gli acquisti online, il 95% degli italiani intervistati ha detto di comprare su siti di e-commerce, la percentuale più alta in Europa. Con una frequenza che va da più volte a settimana (31,5%) a più volte al mese (45,1%). Anche qui le carte di debito, di credito e prepagate sono il mezzo di pagamento più usato da oltre il 50% degli italiani, risultato superiore alla media europea del 48%.

Le criptovalute sono una realtà sempre più diffusa, soprattutto in America Latina dove in alcuni paesi un quarto dei clienti bancari le ha comprate. Anche in Europa e in Italia le criptovalute interessano più di un decimo dei clienti bancari, e molti altri sono curiosi o intenzionati a comprarle. Le hanno acquistate l’11,5%, mentre un ulteriore 4,5% ha deciso di acquistare criptovalute e il 7,7% sta considerando seriamente questa possibilità. Inoltre, il 20,7% di persone non esclude l’acquisto di criptovalute.

Il panorama dei pagamenti quindi è più variegato che mai: potete trovare ulteriori informazioni sul sito di Minsait.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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