La moda sostenibile sta diventando un tema centrale per l’industria tessile. Un nuovo rapporto di Lectra stima che il mercato globale della moda etica crescerà dagli attuali 8,17 miliardi di dollari (7,68 miliardi di euro) del 2023 a 11,12 miliardi di dollari (10,45 miliardi di euro) entro il 2027.
Questa crescita è accompagnata da un incremento delle normative e da una maggiore attenzione dei consumatori verso pratiche produttive responsabili e trasparenti.
La moda etica e sostenibile conquista spazio nel settore
Il concetto di moda sostenibile — noto anche come moda etica o eco-friendly — sta progressivamente guadagnando terreno all’interno di un settore tradizionalmente dominato dal fast fashion. I danni ambientali e le condizioni di lavoro precarie nell’industria tessile stanno spingendo sempre più aziende a cercare soluzioni meno inquinanti e modelli produttivi rispettosi dell’ambiente e dei diritti umani.
Secondo il rapporto di Lectra, l’industria tessile globale genera annualmente 4 miliardi di tonnellate di CO2, un dato che supera l’impatto combinato dei voli internazionali e del traffico marittimo. Entro il 2050, l’industria potrebbe essere responsabile del 26% delle emissioni globali di gas serra se non verranno intraprese azioni correttive.
I cambiamenti richiesti per rendere la moda più sostenibile sono complessi e influenzano tutti gli aspetti del settore. La sovrapproduzione e la riduzione della durata d’uso degli abiti rappresentano le sfide principali. L’aumento delle normative globali, come la direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), obbliga le aziende a rendicontare l’impatto ambientale dei propri prodotti e a fornire maggiore trasparenza su tutta la filiera produttiva.
In questo contesto, i brand devono ripensare le loro strategie comunicative e produttive. La tracciabilità delle materie prime e l’adozione di nuovi modelli di business, come il riciclo e il noleggio, stanno diventando indispensabili per mantenere la competitività e rispondere alle aspettative dei consumatori.
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Tecnologia e sostenibilità: un connubio necessario
La tecnologia gioca un ruolo chiave nel processo di trasformazione dell’industria tessile. Strumenti come l’intelligenza artificiale e la blockchain permettono di gestire in modo più efficiente le risorse e di garantire maggiore trasparenza nella supply chain. Inoltre, la raccolta e l’analisi dei dati aiutano i brand a monitorare l’impatto ambientale e a ottimizzare le operazioni logistiche.
L’utilizzo di software per la gestione della vita del prodotto (PLM – Product Life Management) consente di centralizzare tutte le informazioni su materiali e processi, agevolando la conformità alle normative e riducendo lo spreco di risorse. Anche la produzione su richiesta, supportata dall’intelligenza artificiale, rappresenta una possibile soluzione per ridurre la sovrapproduzione e migliorare la gestione delle scorte.
Le nuove normative e il futuro della moda sostenibile
Le nuove normative europee, come il Digital Product Passport che entrerà in vigore nel 2025, impongono ai brand di tracciare e documentare l’intero ciclo di vita dei loro prodotti. Queste regolamentazioni, seppur complesse, offrono una grande opportunità per i brand che intendono differenziarsi sul mercato attraverso la trasparenza e l’impegno verso pratiche sostenibili.
Il settore sta assistendo anche alla nascita di nuovi modelli di business che promuovono l’economia circolare. Brand come Patagonia ed Eileen Fisher hanno avviato iniziative di upcycling, trasformando capi danneggiati in pezzi unici o incoraggiando i consumatori a restituire i prodotti per il riciclo. Queste pratiche, insieme all’espansione dei mercati dell’usato e del noleggio, potrebbero ridefinire il futuro della moda.
“L’industria della moda sta affrontando importanti cambiamenti. I consumatori sono sempre più propensi ad acquistare prodotti etici e sostenibili, mentre i brand sono soggetti a numerose e complesse normative ambientali, in particolare per quanto riguardo la tracciabilità”, spiega Maria Modroño, Chief Marketing & Communications Officer di Lectra. “Con questo white paper, abbiamo voluto fornire un quadro delle principali sfide che oggi il settore del fashion si trova ad affrontare, comprendere le strategie commerciali che i brand stanno adottando per fronteggiare queste sfide e identificare le soluzioni tecnologiche in grado di conciliare sostenibilità, responsabilità, redditività e crescita.”
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