Le applicazioni di cloud computing sono state il collante che ha permesso a molte organizzazioni di rimanere in contatto e continuare a operare durante il periodo obbligatorio di lavoro a distanza dovuto alla pandemia. La frase ricorrente in questo periodo che ogni azienda si è sentita ripetere in maniera asfissiante è stata che i dipendenti che lavorano da casa devono essere in grado di utilizzare le applicazioni che devono essere accessibili da qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo. Per questo motivo, nonostante la spesa per l’IT complessiva dovrebbe diminuire quest’anno poiché le aziende tenteranno di ridurre i costi, si prevede che il cloud computing sia una categoria di software dove gli investimenti rimarranno elevati.
Mancano budget e personale da dedicare alla sicurezza del cloud
La ricerca ha scoperto che la complessità degli ambienti cloud, incluso l’uso di più servizi, influisce sulla sicurezza dei dati. Quattro aziende su cinque hanno almeno due provider di infrastruttura come servizio (IaaS) o piattaforma come servizio (PaaS), mentre la stragrande maggioranza (86%) ha più di 11 software come fornitori di servizi (SaaS) e un terzo ne ha più di 50.
Oltre ad affrontare i problemi esistenti, alcune aziende sono anche preoccupate per l’informatica quantistica, che potrebbe creare nuove minacce alla sicurezza dei loro dati: uno su tre cerca di abbandonare la crittografia statica o la crittografia simmetrica, mentre una proporzione simile sta prendendo in considerazione la gestione delle chiavi con il supporto di generatori di numeri casuali di sicurezza quantistica.