Cisco ha aderito al progetto Venywhere, promosso e sostenuto dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l’Università Ca’Foscari che si pone come obiettivo quello esplorare nuovi modi di attrarre e promuovere un fiorente ecosistema di lavoratori a distanza. E Venezia, dove la popolazione è diminuita di due terzi negli ultimi 50 anni, arrivando a meno di 60.000 persone ha creato un “laboratorio vivente” sul futuro del lavoro, dove ogni aspetto del lavoro ibrido sarà messo al microscopio
Il progetto mira a offrire una piattaforma che dia alle persone tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere un’esperienza di lavoro a distanza , sicura e senza attriti in città e mira a fungere da porta per trasformare un’esperienza di lavoro “anywhere”.
Nell’ambito del progetto, 16 dipendenti Cisco all’inizio della carriera provenienti da Italia, Spagna, Francia e Grecia si sono trasferiti a Venezia per tre mesi per vivere e lavorare. Il team esaminerà come sono cambiate le aspettative di lavoro delle persone e come le persone, i team e le organizzazioni possono lavorare meglio insieme, attrarre nuovi talenti e connettersi con le comunità in cui vivono. Il gruppo People & Communities di Cisco è coinvolto attivamente e raccoglierà i risultati dell’esperienza all’interno di una approfondita indagine che sarà condivisa al termine dei tre mesi.
I dipendenti Cisco che partecipano a Venywhere diventano i primi cittadini digitali di Venezia
Oltre al loro lavoro regolare nelle vendite virtuali, il gruppo partecipa anche a sondaggi e interviste approfonditi sulle loro esperienze e aiuta a co-progettare nuove pratiche e soluzioni per i lavoratori ibridi. Le loro esperienze aiuteranno a plasmare un nuovo modello di cittadinanza digitale.
Il modo in cui pensiamo al lavoro è profondamente cambiato”, ha commentato Chuck Robbins, Chair e CEO di Cisco. “Le persone esprimono molto più chiaramente il loro desiderio di flessibilità e le aziende devono prendere coscienza del fatto che, se vogliono attrarre talenti e trattenere i migliori professionisti, devono offrire modalità di lavoro ibride. Devono inoltre considerare in modo olistico lavoro, produttività e benessere dei dipendenti. La collaborazione che abbiamo attivato con Venywhere ci permette di raccogliere “sul campo” indicazioni concrete su ciò che si potrebbe realizzare, grazie all’esperienza maturata in una città storica che sta ridefinendo il proprio futuro”.
Parte centrale del progetto – sviluppato da un team di giovani laureati coordinati dal professor Massimo Warglien, docente di Ca’ Foscari e ideatore di Venywhere – sono le connessioni che creano appartenenza tra i lavoratori e le comunità in cui vivono.
Il progetto è supportato dalle tecnologie Cisco, tra cui Webex. Conferenze via web, chiamate in cloud, condivisione dei documenti e collaborazione in tempo reale permettono al gruppo che lavora a Venezia di partecipare a riunioni e eventi con i propri colleghi in tutto il mondo. Webex Collaboration Insights permette loro di avere un maggior controllo sulla giornata lavorativa, aiutandoli ad esempio a capire come e quando sono maggiormente produttivi.
“Le nostre persone in Cisco sperimentano la collaborazione e il lavoro remoto da oltre un decennio: ora con questo progetto pilota all’interno di Venywhere vogliamo fare un passo in più”, spiega l’Amministratore Delegato di Cisco Italia, Gianmatteo Manghi. “Ciò che questo gruppo di pionieri ci restituirà da questa esperienza rappresenterà un prezioso contributo per capire in che modo la nostra idea di futuro del lavoro può entrare nella realtà di una comunità, trasformarla e farla crescere. Siamo un’azienda che mette al centro le persone: per sette anni consecutivi abbiamo conquistato il vertice della classifica Best Workplace per l’Italia, e anche a livello europeo e mondiale Cisco è leader”.