Cresce l’urgenza per l’Intelligenza Artificiale, ma la formazione resta scarsa: Cisco AI Readiness Index

L’intelligenza artificiale (AI) sta accelerando l’evoluzione del business globale, ma il divario tra urgenza percepita e preparazione effettiva delle aziende non è mai stato così evidente. Il nuovo Cisco AI Readiness Index mostra come, nonostante la crescente necessità di adottare l’AI, molte organizzazioni siano ancora lontane dall’essere pronte per questa trasformazione.

Cisco AI Readiness Index: divario tra urgenza e preparazione

Il report coinvolge quasi 8.000 organizzazioni di 30 mercati, Italia inclusa. I dati rivelano che il 98% delle aziende percepisce un aumento dell’urgenza di agire rispetto all’anno scorso. Tuttavia, solo il 13% si dichiara pronta a sfruttare il potenziale dell’AI, un dato in calo rispetto al 14% del 2022. In Italia, la situazione è simile, con un leggero miglioramento: il 9% delle imprese è “del tutto pronta” rispetto all’8% dell’anno scorso.

Priorità Strategiche e Infrastrutturali

Le aziende riconoscono l’importanza di avere una strategia solida per l’adozione dell’AI. Solo il 28% a livello globale e il 19% in Italia si considera pronto dal punto di vista strategico. La cybersicurezza emerge come priorità assoluta (42%), seguita da infrastrutture adeguate (40%) e capacità di analisi dei dati (39%).

Molte organizzazioni non dispongono delle risorse necessarie per supportare l’AI. Solo il 15% delle aziende globali e il 10% in Italia hanno infrastrutture sufficienti. La carenza riguarda soprattutto la capacità di calcolo e la sicurezza dei dati, con appena il 21% dotato di GPU adeguate alle esigenze attuali e future.

Cisco AI Readiness Index: investimenti crescenti e sfide persistenti

Le aziende continuano a investire nell’AI, nonostante i risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Nei prossimi cinque anni, circa il 30% dei budget IT globali sarà destinato all’AI, quasi il doppio rispetto ad oggi. Tuttavia, quasi la metà delle imprese riferisce che i progetti implementati non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Nonostante ciò, il 59% ritiene che gli investimenti supereranno le attese nel lungo termine.

Carenze nei dati e nel personale

Solo il 13% delle aziende globali e il 10% in Italia si sente preparato nella gestione dei dati per l’AI. Problemi come dati inconsistenti o mancanza di tracciabilità sono tra le principali barriere.

La mancanza di personale qualificato rappresenta un ostacolo critico. Solo il 16% delle aziende globali e il 13% in Italia ritengono di avere competenze adeguate. Inoltre, il 24% denuncia l’insufficienza di talenti disponibili sul mercato.

Cultura aziendale e governance

L’adozione dell’AI incontra resistenze interne. Solo il 9% delle aziende globali e il 7% di quelle italiane sono pronte culturalmente. Il supporto dei vertici aziendali è diminuito: oggi solo il 66% del top management è favorevole, rispetto all’82% del 2022.

Infine, lo studio di Cisco rivela che la governance rimane un’area critica. Solo il 16% delle aziende globali e il 15% in Italia possiedono policy e protocolli completi per l’AI. La carenza di competenze specialistiche, specie in tema di etica e normative, complica ulteriormente il quadro.

In definitiva, il Cisco AI Readiness Index evidenzia un paradosso: mentre cresce l’urgenza di adottare l’AI, molte aziende non sono preparate. Per colmare questo divario, sono necessarie strategie chiare, investimenti mirati e un rafforzamento delle competenze interne. Senza un intervento rapido, il rischio è perdere competitività in un mercato sempre più dominato dall’AI.