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Check Point Research pubblica il Security Report 2022

Dall'attacco di SolarWinds fino alla vulnerabilità Apache Log4j, un anno di attacchi informatici

Check Point Research (CPR), divisione Threat Intelligence di Check Point Software Technologies, ha pubblicato il suo Security Report 2022. Un’analisi di un anno davvero complicato, iniziato con il gravissimo attacco a SolarWinds e giunto a dicembre con l’exploit di Apache Log4j.

Check Point Research pubblica il Security Report 2022

L’anno appena passato ha visto diversi attacchi informatici particolarmente complessi ed efferati, di cui CPR è stata testimone. A partire dal ben noto attacco a SolarWinds, che ha posto in evidenza le vulnerabilità della Supply Chain per molte aziende. Infatti i problemi sono continuati ad aprile con Codecov, a luglio con Kaseya, fino a dicembre con Log4j. Dimostrando il rischio enorme comportato da questa tipologia di attacchi lungo la catena di approvvigionamento.

Molti di questi attacchi hanno avuto impatti non solo sulle aziende ma anche sui privati. Infatti sono stati numerosi gli assalti a infrastrutture critiche che le persone usano tutti i giorni (basti pensare agli attacchi informatici alle ASL durante le campagne vaccinali nel nostro Paese).

Check Point Research pubblica il Security Report 2022

Nel 2021 sono attacchi gli attacchi ai servizi cloud, sfruttando l’estensione della superficie d’attacco causata dalla digitalizzazione (non supportata da una sufficiente attenzione alla sicurezza). Cresce inoltre l’attenzione degli hacker al mondo mobile, con l’aumento degli attacchi di ‘smishing‘ (SMS phishing).

I governi e le forze dell’ordine hanno iniziato però a istituire le più importante misure protettive e operazioni proattive contro il ransomware. Ne è esempio l’impegno dell’FBI nell’amministrazione Biden per bloccare gli hacker soprattutto dopo l’attacco strategico a Colonial Pipeline a maggio.

Inoltre, da novembre si segnala il ritorno di Emotet, una delle botnet più pericolose della storia. Dopo il takedown di gennaio 2021, sembra ci sia una insorgenza di questa pericolosa botnet.

Questo anno è iniziato con importanti conseguenze dovute da uno dei più attacchi devastanti della storia indirizzati alla supply chain e ha visto gli hacker crescere in fiducia e capacità”, spiega Maya Horowitz, VP Research di Check Point Software. “Però non è tutto negativo. Abbiamo anche visto delle spaccature nel mondo ransomware allargarsi nel 2021, in quanto i governi e le forze dell’ordine di tutto il mondo hanno preso una posizione più dura, sui gruppi ransomware in particolare”.

Trovate maggiori informazioni sul sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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