Il settore delle aziende produttrici di processori, compresa la società statunitense specializzata in chip mobili Qualcomm, ha avvertito di una carenza di forniture di semiconduttori che potrebbe rallentare la produzione di dispositivi elettronici in tutto il mondo. L’Amministratore Delegato di Qualcomm, Cristiano Amon, venerdì scorso ha presentato i risultati economici dell’azienda e ha avvertito di una marcata carenza “in tutti i settori “.
Questa mancanza di fornitura deriva dalla dipendenza dell’industria manifatturiera da un piccolo numero di fornitori asiatici di semiconduttori tra cui la famosa TSMC, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company. Attualmente, l’elevata domanda di processori da parte delle società tecnologiche, come i produttori di cellulari, sta già causando problemi i fornitura ad altri produttori come le grandi aziende automobilistiche, che dopo aver vista ridotta la domanda con l’inizio della pandemia, ora stanno incontrando difficoltà per ottenere i componenti. Infatti, secondo Bloomberg, la carenza globale di semiconduttori è tra le cause di una riduzione del 20% della produzione in diversi stabilimenti Ford negli Stati Uniti.
La carenza di semiconduttori causa ritardi nelle consegne di iPhone 12 PS5
Tuttavia, la mancanza di forniture potrebbe interessare anche il resto delle industrie manifatturiere, oltre ai veicoli, come avvertito da aziende del settore come le europee NXP Semiconductors NV e Infineon Technologies AG. Di recente, Apple ha ritardato il lancio del suo ultimo iPhone 12 per più di un mese a causa della mancanza di componenti e altre aziende come Sony stanno lottando per tenere il passo con la domanda della nuova console PlayStation 5.
“La pandemia di virus, l’allontanamento sociale nelle fabbriche e la crescente concorrenza di tablet, laptop e auto elettriche stanno causando alcune delle condizioni più difficili per la fornitura di componenti per smartphone da molti anni”, ha affermato Neil Mawston, analista di Strategy Analytics. L’analista stima che i prezzi per i componenti chiave degli smartphone, inclusi chipset e display, siano aumentati fino al 15% negli ultimi tre-sei mesi.
“Molto può essere fatto risalire al secondo trimestre dello scorso anno, quando il mondo intero si è praticamente chiuso. Molte aziende automobilistiche hanno interrotto la produzione e i loro fornitori hanno ridefinito la priorità “, ha affermato Mario Morales, analista di IDC. “Bisognerà attendere la seconda metà dell’anno per vedere un po’ di sollievo per alcuni di questi mercati”.