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Meno burocrazia per le assunzioni quando la firma è elettronica

Eliminare la carta, avviare collaborazioni a distanza, immediatezza e sicurezza sono solo alcuni dei vantaggi che le Agenzie del Lavoro possono trarre dalla firma digitale dei contratti

Il lavoro da remoto ha aumentato la concorrenza sulle competenze più ricercate. Le aziende italiane devono fare i conti con chi, magari dall’estero, offre condizioni migliori senza richiedere il trasferimento. Per questo diventa sempre più urgente che le Risorse Umane massimizzino l’efficienza, sia nel processo di ricerca dei talenti, sia nella gestione della complessa burocrazia che caratterizza il nostro Paese.

La soluzione arriva ancora una volta dalla “digitalizzazione”. Non è un caso che, nel 2021, l’investimento in soluzioni digitali nel settore HR sia aumentato del 15% rispetto al 2020. Intesa, a Kyndryl Company, a ha messo a punto una piattaforma di firma elettronica. Intesa Sign, integra il riconoscimento da remoto anche tramite SPID e CIE, andando incontro alle esigenze di semplificazione dei processi relativi a questa funzione.

“La firma elettronica, lo SPID e la CIE sono strumenti potentissimi se impariamo ad applicarli nei diversi ambiti in modo mirato. L’area delle Risorse Umane ad esempio, specie se coadiuvata dalle Agenzie per il Lavoro, può giovarne moltissimo: basti pensare soltanto alla possibilità di far firmare un contratto tra azienda e dipendente senza che nessuno si sposti dalla città o addirittura dalla nazione in cui si trova.” Racconta Matteo Panfilo, Chief Solutions Officer di Intesa (Kyndryl). “Può sembrare banale, ma una possibilità di questo tipo permette alle aziende di ampliare notevolmente il proprio campo di azione nella ricerca del personale, che diventa così potenzialmente senza confini geografici”.

La firma elettronica per i contratti

Le piattaforme di firma digitale di ultima generazione consentono di apporre una Firma Elettronica Qualificata, riconoscendo l’identità del firmatario grazie all’accesso anche tramite SPID e CIE, oltre che in modalità tradizionale con un video operatore o in modalità self. L’azienda o l’Agenzia per il Lavoro possono caricare il contratto da firmare e impostare il workflow più adatto per il documento. Per esempio, nel caso di un’Agenzia per il Lavoro, il flusso potrà essere organizzato in modo che il documento venga prima inviato al rappresentante aziendale e solo successivamente, in automatico, al lavoratore.

Entrambi i firmatari potranno così accedere, tramite il link predisposto, alla piattaforma da desktop o da mobile, visualizzare il documento, effettuare l’accesso con SPID o CIE e firmare il contratto. Al termine della procedura riceveranno automaticamente una copia del contratto firmato via e-mail.

I vantaggi: rapidità, risparmio e sicurezza

L’utilizzo della firma elettronica per i contratti di lavoro permette di completare una procedura di firma, anche complessa, come nel caso dei contratti di somministrazione, in poche ore. Nella stessa procedura, infatti, chiunque sia in possesso di un’identità digitale, SPID o CIE, può apporre la propria firma valida legalmente a documenti inseriti anche in processi complessi. Questo permette di risparmiare tempo e risorse, smaltendo diverse pratiche burocratiche senza che le parti si trovino nello stesso luogo nello stesso momento.

I documenti firmati vengono poi immediatamente inviati per la conservazione a norma dei documenti digitali in modo che siano archiviati in modo sicuro e facilmente recuperabili in qualsiasi momento.

“Le Agenzie per il Lavoro possono trarre enorme vantaggio da questo tipo di soluzione.” Continua Matteo Panfilo. “Queste realtà, infatti, fanno da intermediario tra azienda e risorse, trovandosi a gestire moltissima burocrazia: dalla redazione dei contratti alla gestione di cedolini, ferie e contributi, dalla ricerca del personale alle eventuali proroghe di contratto. I processi gestiti dall’Agenzia per il Lavoro prevedono la firma di un documento sia dalla parte dell’azienda che da parte del lavoratore e questo complica non di poco la customer journey tradizionale. In Intesa lavoriamo costantemente per aiutare le aziende a efficientare i propri flussi, con l’obiettivo di semplificare il più possibile le dinamiche che interessano gli stessi lavoratori”. Conclude Matteo Panfilo di Intesa (Kyndryl).

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Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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