La nuova bozza del DL Semplificazioni prevede multe fino a 100 mila euro per i dirigenti delle PA che non agevolano la transizione digitale. Il nuovo provvedimento dà mandato all’Agid di punire in questo modo i dirigenti responsabili che non rispettano gli obblighi di legge.
La bozza del DL Semplificazioni punisce le PA che non digitalizzano
I dirigenti pubblici diventano responsabili della transizione digitale delle PA. Chi frena l’innovazione degli uffici pubblici potrebbe andare in contro a sanzioni gravi, che vanno dai tagli della retribuzione fino alla perdita dell’incarico. Le multe previste vanno dai 10 ai 100 mila euro. E saranno irrogate dal’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale. La quale ha anche l’obbligo di segnalare alla presidenza del Consiglio le “violazioni degli obblighi di transizione digitale“, con il ministero che può persino prevedere l’esercizio di poteri sostitutivi.
Inoltre cambia la gestione del subappalto: scompare infatti il limite del 40%. Al suo posto la più generica dicitura “non può essere affidata a terzi l’integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto“. Nessun limite formale quindi, con anche la possibilità di introdurre l’appalto integrato, con le opere previste dal Recovery che possono vedere un affidamento congiunto.
Infine, grande novità per l‘edilizia scolastica. Il ministero dell’Istruzione adotterà linee guida tecniche generali e avrà poteri sostitutivi degli enti locali nella progettazione e esecuzione dei lavori di costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole. In caso di inerzia, il Ministero può sostituirsi dopo trenta giorni.
Sembra quindi che nella bozza del DL, oltre alle semplificazioni nella gestione degli appalti, ci sia ampio margine di controllo da parte del governo centrale sugli enti locali. Sia per l’edilizia scolastiche che per la digitalizzazione. Che dovrebbe accelerare anche nel settore pubblico.
Qui trovate il testo della bozza.
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