Le aziende spesso spendono molto tempo e denaro per la sicurezza degli endpoint e della rete per contrastare gli attacchi informatici. Ma un aspetto tradizionalmente al di fuori del controllo della tecnologia di sicurezza è il fattore umano. Gli utenti commettono spesso errori sia facendo clic su un collegamento dannoso o un file allegato a una mail, sia scaricando inconsapevolmente malware o utilizzando prodotti non sicuri.
Una nuova funzionalità lanciata da Bitdefender mira a prendere un controllo su quell’elemento umano altrimenti incontrollabile. La nuova funzionalità nota come Human Risk Analytics farà parte del prodotto GravityZone di Bitdefender. Progettata per integrare le tecnologie antimalware di GravityZone e la gestione centralizzata della sicurezza, Human Risk Analytics (HRA) mira a proteggere le organizzazioni da minacce interne e altri rischi derivanti dal fattore umano.
In particolare, HRA esaminerà le azioni degli utenti e identificherà i comportamenti che rappresentano un rischio per la sicurezza dell’organizzazione e dei dipendenti stessi. I dati sui punteggi di rischio integrati consentiranno ai professionisti della sicurezza di trovare sistemi e utenti che mostrano un livello di rischio più elevato e di prendere provvedimenti per affrontarli su base individuale.
GravityZone, altre nuove funzioni oltre a Human Risk Analytic
Oltre a Human Risk Analytics, GravityZone sta rafforzando i suoi controlli di sicurezza con un modulo di mitigazione del ransomware predisposto per cercare di aiutare le aziende a gestire meglio gli attacchi ransomware avanzati tramite backup di file in tempo reale. Le future edizioni di GravityZone aggiungeranno funzionalità di mitigazione del rischio umano come Adaptive Security Awareness Training (ASAT) e Adaptive Security Controls (ASC).