Oracle e l’evento virtuale su value chain e i cambiamenti nei processi finance

Svoltosi il 22 giugno a Roma e in modalità virtuale, l’evento chiamato La Value Chain e i cambiamenti nei processi Finance, organizzato e promosso da Luiss Business School e Oracle Italia, è stata l’occasione per discutere dei nuovi trend di mercato, in un periodo particolarmente complesso per il mondo intero.

Le aziende sono infatti chiamate ad affrontare le sfide poste dalle trasformazioni delle value chain e dalle crisi globali. Per farlo, hanno bisogno di sfruttare le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, il machine learning, la robotic process automation, la data science e gli assistenti digitali. Queste tecnologie possono aiutare i CFO (Chief Financial Officer) e i loro colleghi operativi e tecnologici – come COO, CIO, CTO – a gestire meglio la variabilità e l’imprevedibilità delle performance di fornitori, logistica e produzione, a allinearsi ai principi della sostenibilità.

A ciò si aggiunge la necessità di adottare nuovi modelli di business come la servitization e la multicanalità e a soddisfare le nuove esigenze dei clienti B2B e B2C.

Il CFO ha il ruolo fondamentale di garantire l’equilibrio finanziario dell’azienda e supportare le decisioni strategiche, come ha ricordato Raffaele Oriani, Dean, Luiss Business School, nel suo keynote speech. Tuttavia, per creare nuove forme di valore e supportare nuovi modelli di business, il CFO deve anche essere il motore dell’innovazione tecnologica in azienda. Deve infatti spingere per l’automazione, l’efficientamento e la velocizzazione dei processi di pianificazione finanziaria, reportistica, finanziamento e investimento, liberando risorse e tempo per l’analisi dei macro-trend, il contesto macroeconomico e geopolitico.

La Value Chain e i cambiamenti nei processi Finance: il punto della situazione nell’evento Oracle

L’evento si è aperto con i saluti di apertura di Anna Spina, Presidente di ANDAF (Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari) Lazio:

“L’intelligenza artificiale, ad esempio, può essere utilizzata per le attività routinarie contribuendo in tal modo ad ottimizzare l’allocazione delle risorse che lavorano nell’ambito dei processi Finance, che possono così dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto, dove si richiede un approccio qualitativo, e ad apportare progressi, innovazione e digitalizzazione all’intera area AFC (Amministrazione Finanza e Controllo)”

Il ruolo di Oracle in questo processo è stato ben riassunto dall’intervento di Giovanni Ravasio, VP & Country Leader Cloud Applications dell’azienda, il quale ha dichiarato:

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“Oggi Oracle è un cloud hyperscaler che trasferisce a Clienti e Partner le migliori tecnologie per centrare i propri obiettivi legati a sostenibilità e corporate social responsibility. L’intelligenza artificiale e il machine learning, come anche la blockchain e gli NFT (Non Fungible Token, beni digitali che collegano la proprietà a oggetti fisici o digitali unici, come ad esempio opere d’arte, immobili, musica o video, e che possono essere comprati e venduti attraverso la tecnologia blockchain, come le criptovalute), trovano una miriade di applicazioni in azienda. Per supportare le aziende ad affrontare le più moderne sfide, di recente abbiamo annunciato la collaborazione con Cohere, piattaforma leader di AI per le aziende e per il B2B, così da offrire servizi di AI generativa basati sull’infrastruttura Oracle Cloud”.

Un concetto rimarcato in chiusura anche da Edilio Rossi, Digital Finance & Supply Chain Business Development Director di Oracle Italia. Questi ha ribadito che “per restare competitive, in Italia le organizzazioni dovranno essere capaci non solo di muoversi all’interno della cornice regolatoria, ma anche di integrare i principi ESG”. In quest’ottica Oracle si sta muovendo puntando su nuovi strumenti di pianificazione predittivi, orientati verso il data driven, e perennemente connessi.

La tavola rotonda sul tema della trasformazione digitale

Ulteriori riflessioni sono emerse nel corso della tavola rotonda, moderata da Cristiano Busco, Full. A questa hanno partecipato Marco Fossataro (Group Chief Financial Officer, Ferrovie dello Stato Italiane) e Salvatore Sangiovanni (Group Digital Finance & Data Officer di Leonardo). Il primo ha dichiarato:

“La trasformazione di cui parliamo oggi è in parte già avvenuta, per cui forse dovremmo riferirci al CEO come Chief Evolution Officer e al CFO non più come Chief Financial Officer ma come Chief Future Officer. Il modo di fare business sta cambiando rapidamente e la capacità di governare il cambiamento è indispensabile. Una ricetta molto semplice prevede di investire il proprio tempo secondo priorità, investire più risorse su processi, digitalizzazione e data lake, promuovendo formazione, sperimentazioni e coinvolgendo il team”

Della stessa opinione anche Sangiovanni, il quale ci ha ricordato che corsi e ricorsi storici ci insegnano che la tecnologia è un’alleata e non una nemica:

“La storia ci insegna che non dobbiamo avere paura dei cambiamenti tecnologici ma dobbiamo accoglierli per prepararci al futuro. La digitalizzazione dei processi è fondamentale, così come creare sistemi che raccolgano dati ed estraggano informazioni in tempo reale per fornire ai C-Level ed in particolare al CFO, oggi un vero e proprio business partner, di assumere prontamente decisioni gestionali. Il vero collante, però, è il capitale umano: le persone interne all’azienda e i talenti, che vanno coltivati”

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