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BeC: un prodotto per la classificazione automatica delle mail

Tutti noi, che facciamo un lavoro d’ufficio, oggi, condividiamo un problema importante: dobbiamo gestire ogni giorno un grande flusso di mail. Ognuno di noi, negli anni, sviluppa delle tecniche empiriche, come dividere le caselle di mail lavorativa e personali, oppure filtrare la posta in base al mittente. Approcci che funzionano fino a un certo punto, perché da una parte abbiamo amici che ci scrivono anche all’indirizzo dell’ufficio e dall’altra clienti e fornitori che cambiano in continuazione e sfuggono ai filtri. Se dobbiamo gestire grossi flussi di messaggi, non abbiamo molte altre opzioni. Oggi, però, con l’avvento di tecniche di intelligenza artificiale sempre più raffinate, diventa fattibile classificare automaticamente la mail e quantomeno associare a ogni messaggio un livello di priorità. Questa è esattamene la proposta che ci fa Ianustec, startup con sede in Veneto, con il suo servizio BeC per la classificazione automatica della mail.

bec mail console

BeC, in poche parole

BeC è un sistema di intelligenza artificiale studiato per associare a ognuna delle mail all’interno della nostra casella di posta un livello di importanza.

In pratica, ci viene messa a disposizione una console via web dove dobbiamo abilitare il nostro account di posta. Gli unici dati che dobbiamo inserire sono le nostre credenziali. il numero di livelli di priorità in cui vogliamo suddividere la mail e la tipologia di utilizzo che facciamo della casella. Il numero di livelli lo decidiamo liberamente noi e il tipo di utilizzo può essere personale, professionale o misto. Se professionale, ci viene chiesto anche di indicare la nostra mansione. Fatto questo, abbiamo finito.

Il resto, avviene tutto dietro le quinte di BeC. Il servizio di Ianustec si collega alla nostra casella di posta, allo stesso modo in cui si collega il nostro client o un browser, e si mette a fare ordine classificando la mail in base al contenuto di ogni messaggio.

La classificazione delle mail può avvenire in due modi: assegnando un’etichetta al messaggio, oppure spostando il messaggio in una cartella insieme a tutti gli altri con la sua stessa priorità.

È interessante notare come con questo tipo di servizio la classificazione avviene in maniera indipendente mentre noi stiamo usando la posta; per cui non diventa un ostacolo per il nostro lavoro. Semplicemente, osserveremo delle etichette che appaiono o dei messaggi che si spostano.

Altro aspetto molto interessante di questo servizio è che, agendo da remoto sulla nostra casella, è completamente cross-platform e può essere usato sia con Gmail/Google Workspace, sia con Office365/Exchange, sia con un qualsiasi server che sfrutta il protocollo IMAP.

La tecnica di classificazione della mail

bec gmail tags

Per classificare una mail BeC fa uso di una rete neurale. Una rete neurale è una struttura dati utilizzata per applicazioni di intelligenza artificiale proprio per risolvere problemi di classificazione. Si compone di una serie di strati di elementi che contengono dati (neuroni). Strati adiacenti di neuroni si stimolano l’un l’altro attraverso dei collegamenti (sinapsi). La nostra mail viene, facendo una forte semplificazione, inserita nello primo strato della rete neurale; da lì, le sinapsi propagano ed elaborano l’informazione fino all’ultimo strato. La configurazione assunta dai neuroni dell’ultimo strato decreta, una volta interpretata, il livello di importanza della mail.

La magia di una rete neurale sta nella configurazione delle sinapsi. Siccome ognuno di noi associa priorità diverse alle stesse mail, la configurazione delle sinapsi diventa una questione molto personale. Per questo motivo, spesso, si sente dire che una rete neurale va addestrata.

Ovviamente, il sistema è molto complesso e desumere le caratteristiche di una mail per alimentare la rete neurale richiede molto lavoro. Per questo motivo, Ianustec è oggi impegnata in una procedura di brevettazione della loro soluzione.

Un sistema che si perfeziona nel tempo

L’impostazione iniziale, quando abbiamo configurato l’account tramite console, serve solo a darci una rete neurale in grado di partire con il piede giusto. Infatti, è impossibile che una rete neurale senza il giusto addestramento riesca a classificare le nostre mail come faremmo noi. Tuttavia, tramite tecniche cosiddette di Machine Learning, può imparare a classificare correttamente la mail con il nostro aiuto. Semplicemente, diciamo al sistema quando sbaglia e la rete verrà corretta gradualmente.

Segnalare un errore è semplicissimo: se vediamo un tag secondo noi sbagliato lo cambiamo nel modo in cui lo avremmo assegnato noi. Il servizio, al prossimo collegamento, se ne renderà conto e correggerà la configurazione delle sinapsi della rete neurale di conseguenza. Progressivamente, il sistema va convergere su una rete neurale in grado di fare la stragrande maggioranza delle scelte esattamente come le faremmo noi.

Il risultato finale è, ovviamente, molto personale. Nel senso che ogni utente otterrà una rete neurale unica e calibrata per i propri gusti.

La nostra prova del servizio

In redazione abbiamo avuto la possibilità di provare BeC su vari account di mail. Lo abbiamo messo alla prova sia su piattaforma Microsoft sia su Google.

In tutta onestà non è che ci sia molto da dire, perché l’impostazione dell’account è piuttosto banale; abbiamo già detto che servono giusto le credenziali e un paio di informazioni di profilo. Fatto questo, il sistema, semplicemente, funziona. Idealmente, la console non ha neppure più bisogno di essere usata.

Cosa leggermente diversa, anche se non troppo, riguardo l’addestramento della rete neurale. Le reti neurali di partenza, fornite sulla base del profilo, difficilmente riescano a soddisfarci da subito. Tuttavia, è sufficiente riclassificare qualche dozzina di mail per iniziare a vedere un abbassamento significativo degli errori di classificazione. Nel nostro caso, dopo un paio di settimane, la classificazione è diventata decisamente affidabile e raramente ci troviamo a cambiare l’etichettatura di una mail.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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