Oltre seimila persone sono arrivate a Milano per l’AWS Summit 2023, l’evento organizzato da Amazon Web Services per incontrare i propri partner e presentare strumenti e soluzioni che possono aiutarli a crescere e innovare. Dall’AI generativa al machine learning, l’infrastruttura tecnologica di AWS offre nuove possibilità per gli sviluppatori, che in questo evento cercano di trovare soluzioni che possano
AWS Summit Milano 2023: innovazione, AI e cloud
Si accendono le luci su AWS Summit Milano, che in questa edizione vede l’introduzione di Julien Groues, Managing Director AWS Italia da quasi un anno. Il manager lancia per la prima volta l’evento per gli sviluppatori in Italia, un Paese a cui è particolarmente legato – anche perché ha moglie italiana e le figlie studiano a Firenze.
Groues inizia parlando dei grandi numeri di questa edizione: “Grazie per essere qui, siete più di seimila persone: speriamo di riuscire ad aiutare voi e le vostre aziende a essere più competitive, sicure e sostenibili tramite il cloud”. Il manager continua: “Abbiamo oltre 1200 partner in Italia che hanno sviluppato una practice AWS: per voi abbiamo preparato oltre 70 sessioni tech, 40 testimonianze clienti e 15 sessioni business, con i nostri oltre 55 sponsor”.
Un grande investimento sull’Italia
Groues continua continua spiegando che Amazon sta investendo molto sull’Italia, soprattutto per sfruttare le grandi capaci di innovazione dell’imprenditoria dello Stivale. “Ieri Andy Jassy diceva che per migliaia di anni gli italiani sono stati una culla per la creatività – e noi lo vediamo con i tanti progetti delle aziende innovative in Italia. Abbiamo investito molto nel Paese, con uffici a Milano e Roma, ma anche R&D Center di Asti e l’Edge Location di Palermo. L’investimento più importante però è quello sulla regione AWS di Milano nel 2020: due miliardi di euro, che incideranno per 3,7 miliardi sul PIL del Paese”.
Oltre alle infrastrutture, l’azienda sta puntando anche sulle competenze Made in Italy: “Stiamo investendo molto sulle competenze in Italia, dal 2017 abbiamo formato oltre 100 mila persone, fra le scuole (superiori e Università) e certificazioni. È importante, perché il dipendente medio in Italia con competenze digitali guadagna 10 mila euro in più all’anno rispetto a pari grado che non le hanno”.
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Il cloud, l’AI generativa e tutti i grandi trend di AWS Summit Milano 2023
Amazon sta quindi investendo molto nel nostro Paese, che è in piena transizione digitale: “Negli ultimi anni abbiamo visto grandi fasi di cambiamento: siamo nel mezzo del movimento verso il cloud, sebbene in Italia solo il 39% ha adottato il cloud, il 18% l’AI e il 9% le tecnologie Big Data. Potremmo sbloccare 251 miliardi di euro di valore con soluzioni tecnologiche in Italia nei prossimi anni”.
Una tendenza in grande spolvero negli ultimi tempi è quello dell’intelligenza artificiale generativa, che sta cambiando la vita di molti lavoratori. Anche dei programmatori. “Negli ultimi tempi abbiamo parlato molto di AI Generativa. Noi di AWS abbiamo puntato a sviluppare modelli best-in-class per creare applicazioni, creare ambienti sicuro, ridurre la complessità e ridurre costi e latenza con infrastruttura ML dedicata. Pensiamo che nei prossimi anni l’AI generativa i nostri clienti saranno pionieri di questa rivoluzione, che riscriverà il mondo tecnologico nei prossimi anni. E grazie ad AWS, potrete farlo aumentando il fatturato e diminuendo i costi, ma anche avere maggiore agilità e innovazione”.
Parlando di tutte le possibilità del cloud, Groues fa un’analogia: “Una breve storia: delle persone si trovano al buio con un elefante, che non hanno mai visto prima. La prima persona ha toccato la proboscide e pensa sia un serpente, l’altro ha sfiorato la zampa e pensa sia un albero. Ognuno ha una visione diversa. Molti di voi in sale potrebbero pensare al cloud come a questo elefante. Qualcuno di voi cercava sicurezza, altri prestazioni. L’obiettivo di questa giornata è accendere la luce sul cloud e scoprire l’intero elefante.
La democratizzazione del cloud: sicurezza e sostenibilità
Durante l’AWS Summit Milano 2023, Groues spiega inoltre che il passaggio al cloud di molte aziende ha un obiettivo importante: “democratizza l’accesso alle sicurezze avanzate di sicurezza. Inoltre, con AWS potete controllare dove sono i vostri dati e potete rispondere alle normative di sovranità nazionale: importante per settore pubblico e mercati regolati, che non devono scegliere fra competitività e sovranità. C’è anche la possibilità di criptare i dati e proteggerli in modo che nessuno – anche la stessa AWS – possa accedere. Un caso è quello di Infocert, che ha spostato i suoi 2 petabyte di dati nella Region di Milano per rispettare i criteri di residenza del dato”.
Ma oltre alla sicurezza, il cloud AWS da anche la possibilità di pensare a un altro importante tema: la sostenibilità. “Non c’è transizione ecologica che non sia digitale – ma la transizione digitale deve essere ecologica. Un esempio è quello di Cortilia, che grazie alle soluzioni AWS riesce a gestire i surplus di risorse di cibo, destinandoli alla rete di solidarietà. Entro il 2025 ci siamo impegnati di utilizzare il 100% di energia rinnovabile – ma già oggi il 95% dell’energia usata in Europa arriva da fonti pulite. In Italia abbiamo aperto tre campi agri-voltaici in Sicilia, per puntare ancora di più sulla sostenibilità”.
AWS Summit Milano 2023: cosa c’è dietro l’innovazione
La VP of Serverless Compute Holly Mesrobian sale sul palco per parlare di un tema fondante di AWS Summit: l’innovazione. “Il nostro obiettivo è quello di portare il meglio delle tecnologie AWS a voi, che potete costruire più velocemente e meglio. Dal database allo storage, fino al machine learning, abbiamo lanciato addirittura 3322 nuovi servizi e funzioni nel 2022. Questo significa che i vostri workload diventano più veloci, efficienti e sostenibili. E soprattutto: i clienti possono pensare ai clienti e alla innovazione, non all’infrastruttura”.
Amazon spiega di aver lanciato le Inf2 Instances su Amazon EC2 per abilitare l’AI generativo, oltre a fornire supporto per AWS Lamba e non solo. Innovazioni che servono a fornire un’infrastruttura importante ai clienti, che saranno poi quelli che svilupperanno applicazioni e soluzioni innovative. “L’AI generativa sta trasformando diverse industrie, dallo scrivere codice fino alla generazione di immagini e contenuti. Dal 2006 abbiamo investito sull’infrastruttura in modo che voi possiamo focalizzarvi sull’innovazione”.
Sull’innovazione bisogna lavorare
Parlando di innovazione, Mesrobian spiega: “Molti pensano che l’innovazione nasca da una scintilla, da una lampadina che si accede. Ma davvero Archimede ha avuto l’idea della Spinta entrando in una vasca e Newton ha pensato alla gravità perché è caduta una mela? Jacob Rabinow, nel 1949, ha lavorato ai primi supporti magnetici per i computer. Uno studio che è durato anni, incrociando i dati. Il momento di ispirazione non è la scoperta, ma solo l’inizio di un percorso complicato. Utilizziamo ancora la tecnologia di Rabinow negli hard drive nei nostri server S3: l’impatto delle sue scoperte è enorme. E dimostra che i dati sono la genesi delle migliori idee moderne: anche voi userete i dati per fare la differenza”.
Per farlo, serve però una data strategy. Bisogna che avere a disposizione un tool di strumenti comprensivo: devono essere scalabili, utilizzabili per diversi business case – non c’è la “taglia unica”. AWS spiega che supporta “da 17 anni trilioni di dati in tutto il mondo, offrendo servizi e infrastrutture che sono a misura delle vostre esigenze di business. Utilizziamo diversi tipi di server, ma anche diversi servizi: Athena, EMR, Kinesis – tutti con opzioni serverless”.
Machine learning e AI: le novità presentate all’AWS Summit Milano 2023
Durante il suo intervento, Mesrobian accende una luce su diversi servizi e prodotti di machine learning e intelligenza artificiale implementati in AWS. “Abbiamo tantissimi servizi e opzioni anche per il machine learning, dai chip pensati per il training e le inferenze, ma anche frameworks come Pytorch, TensorFlow. E poi abbiamo funzionalità incluse nei servizi, come le trascrizioni. E poi c’è Amazon Bedrock che arriva in limited preview e offre la possibilità di accedere su scala a modelli di AI Generativa. Amazon CodeWhisperer permette di scansionare il codice per errori, ma anche generare suggerimenti per il codice in tempo reale.
La dirigente, dopo aver spiegato quanti nuovi strumenti avevano accesso all’AI generativa, spiega che è “importante anche l’integrazione fra i vari servizi AWS, con l’investimento in Zero ETL Future. AWS, inoltre, permette di connettersi a oltre 100 risorse di dati. Infine, fondamentale avere una governance sicura – ma che non rallenta i workload. Per questo stiamo investendo sulla AWS Lake Formation, Amazon SageMaker per il machine learning. E poi Amazon DataZone, che permette di gestire la governance di tutta la linea di gestione dei dati.
L’esempio di Fincantieri
Dopo aver parlato delle soluzioni e delle possibilità offerte dalla tecnologia, AWS ha invitato sul palco alcuni partner che le hanno messe a frutto. Come Fincantieri, che Piero Azzalini racconta con alcuni numeri chiari: “In questi anni abbiamo costruito oltre 7.000 navi, come l’Amerigo Vespucci che è stata definita ‘la nave più bella del mondo’. Sebbene la maggior parte dei nostri 7,4 miliardi di euro di fatturato arrivi a livello globale, abbiamo un legame forte con l’Italia. Abbiamo 18 cantieri in quattro continenti. Entro il 2035 puntiamo alla Net Zero per le nostre navi: abbiamo già pensato a una roadmap che arriverà fino alla propulsione a idrogeno. Ma diventa fondamentale anche l’eccellenza operativa, dalla progettazione fino alla costruzione. Tutto questo non potremmo farlo senza un approccio tecnologico orientato al futuro – che realizzeremo con il cloud AWS”.
Azzalini spiega che “Il primo obiettivo è la digitalizzazione delle navi. Che sono molto grandi: tutti voi 6.000 qui ad AWS potreste stare comodi in una delle nostre navi. Ma vogliamo puntare persino alla guida autonoma e alla gestione dell’intero mezzo in digitale. Il secondo riguarda la digitalizzazione dei cantieri. Stiamo già sperimentando la realtà aumenta, i robot saldatori, veicoli industriali a guida autonoma. Insieme ad AWS stiamo utilizzando persino il quantum computing per movimentare i nostri cantieri, grandi come piccole città”.
Per fare tutto questo, l’azienda ha spiegato che c’è bisogno di digitalizzazione end-to-end, con una data strategy basato su un backbone molto solido. Tutto con sicurezza by design, ma anche aperti verso il futuro: anche perché i loro prodotti stanno in cantiere un anno o anche più. Il centro dei nostri dati è la regione AWS di Milano, con due zone di disponibilità, con una zona di disaster recovery su Francoforte.
“Abbiamo fatto una migrazione in otto mesi, dismettendo due grandi data center. Abbiamo aumentato la velocità di una nuova macchina virtuale del +30%, mentre la velocità di elaborazione batch SAP sale del +70%. Quello che abbiamo imparato è che le aziende non possono più permettersi di evitare la governance dei costi, fin dalla fase di progettazione – ma anche gestendoli attivamente con gli strumenti AWS. Il secondo punto sono le competenze, che bisogna creare con la formazione – noi abbiamo fatto oltre 2000 ore di formazione, con centinaia di certificazioni AWS. E poi c’è il cambio culturale: bisogna fare tanta comunicazione, dal CdA fino a tutti i dipendenti”.
Il caso D-Orbit
Non contenta di aver visto come il cloud guidi la digitalizzazione dei mari, AWS ha voluto farci alzare lo sguardo anche verso il cielo. Sul palco dell’AWS Summit Milano 2023 sale infatti Luca Rossettini, il CEO di D-Orbit.
“D-Orbit si occupa di logistica spaziale, abbiamo già messo in orbita undici cargo satellitare. Utilizziamo AWS sia per i controlli qui a terra, ma anche per le antenne per connettersi all’orbita. Il nostro obiettivo è quello di creare una rete che collegherà la luna, Marte e non solo. Per farlo, tuttavia, dobbiamo predisporre anche una logistica spaziale, il cloud spaziale e assicurarci che sia anche sicuro a livello informatico”.
Un cloud spaziale, che permetta di connettere i satelliti e i veicoli in orbita. Che faranno da infrastruttura per i viaggi spaziali del futuro – anche verso Marte. “Per il trasporto spaziale, abbiamo bisogno di costruire satelliti e navi spaziali in orbita. Per farlo, dobbiamo riciclare i materiali già in orbita. Prima ancora, dobbiamo gestire una flotta che prenda le risorse e le mandi alle stazioni di ricerca. E per gestirle, serve un cloud spaziale”.
Un progetto molto ambizioso, ma non campato per aria. “Il percorso per arrivare lì lo abbiamo già iniziato – il risultato lo vedremo noi, non i nostri nipoti”. Lo spazio è la prossima frontiera – e per abilitarla, serve un cloud spaziale.
Innovazione a tutto tondo
Dopo aver sentito queste due testimonianze, Holly Mesrobian torna sul palco per concludere: “Muovendovi nel cloud, potete sbloccare il valore dei vostri dati e costruire il vostro business in maniera sicura ed efficiente. Potete costruire sulla nostra innovazione, come fanno altri partner come Ferrari, Edison e Generali”.
Trovate maggiori informazioni sul Summit sul sito di AWS.