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AWS annuncia la Digital Sovereignty Pledge a re:Invent

Controlli e funzionalità sulla sovranità digitale nel cloud per i clienti

Durante l’evento re:Invent, AWS (Amazon Web Services) ha annunciato il Digital Sovereignty Pledge. Un impegno per fornire ai propri clienti controlli e funzinalità avanzate sulla sovranità digitale nel cloud. Una priorità: permettere il più alto controllo dei dati nel cloud ai propri clienti.

AWS annuncia Digital Sovereignty Pledge

Nel presentare questo nuovo impegno formale, AWS ricorda che la sovranità del dato è sempre stata importante per Amazon. Per prima ha infatti offerto la possibilità di localizzare e spostare i propri dati. Ma l’evoluzione del cloud ha portato nuove esigenze anche sul piano normativo, che richiedono il massimo controllo alle aziende.

AWS riporta che diversi utenti, specie in Europa, hanno espresso negli ultimi diciotto mesi il timore di dover scegliere una soluzione nazionale e sovrana invece delle funzionalità di AWS. Per questo motivo, arriva la Digital Sovereignty Pledge di AWS, che assicura il massimo impegno sulla sovranità del dato, in modo che i clienti scelgano sulla base delle funzionalità e delle prestazioni, non dei timori normativi.

Sovereign-by-design

Se già sono molte le funzionalità di AWS per la protezione dei dati, l’obiettivo di Amazon Web Services diventa quello di rendere il cloud sovereign-by-design. L’input all’inizio per AWS è arrivato dalle organizzazioni clienti nel settore sanitario e finanziario. Da lì, gli ingegneri AWS hanno sviluppato funzionalità di crittografia e gestione delle chiavi avanzate. Esempi recenti includono i data residency guardrail aggiunti a Control Tower a fine anno scorso.

A febbraio AWS ha aderito al Codice di condotta sulla protezione dei dati dei servizi di infrastruttura cloud in Europa (CISPE), assicurando la conformità al GDPR. Ma ora detta una nuova roadmap per garantire la sovranità del dato.

AWS: i punti essenziali del Digital Sovereignty Pledge

aws cloud ibrido cover

Un primo punto essenziale della roadmap per la sovranità dei dati di AWS riguarda il controllo della localizzazione dei dati. Al momento, i clienti in Europa possono scegliere fra le otto region AWS disponibili, ma AWS si impegna ad aumentare i servizi e fornire più controlli e trasparenza in queste zone. Cresceranno anche controlli sui dati operativi, come informazioni di identità e fatturazione.

Inoltre AWS si impegna a creare ulteriori restrizioni di accesso tramite AWS Nitro, in modo di assicurare che solamente solo chi ha ottenuto l’accesso del cliente o di un partner possa accedere ai dati. Inoltre, AWS promette di aggiungere nuove funzionalità di crittografia per far sì che i clienti possano criptare tutto e ovunque, sia all’interno che all’esterno del cloud AWS.

Infine, arriva l’impegno all’aumentare la resilienza del cloud, qualcosa di fondamentale per assicurare la continuità di lavoro su tutta la supply chain. Ogni regione AWS infatti ha più zone di disponibilità, partizioni di infrastruttura isolate, in modo che i clienti possano partizionare le applicazioni. Amazon Web Services si impegna a garantire anche altre opzioni per far sì che le aziende possano operare anche in caso di interruzioni o disconessioni.

Un impegno di trasparenza e garanzie

AWS si rende conto dell’importanza di ottenere e mantenere la fiducia dei propri clienti, per questo il Digital Sovereignty Pledge vuole essere un impegno di maggior trasparenza e garanzie. L’azienda assicura di continuare a opporsi alle richieste dei dati dei clienti da parte delle forze dell’ordine e delle agenzie governative, nel rispetto dei requisiti normativi e di conformità. In modo da soddisfare l’evoluzione delle leggi sulla privacy e sulla sovranità del dato.

Oltre a fornire nuove funzionalità, AWS lavora con diversi partner per aiutare i clienti a ottenere la sovranità del dato. In Germania per esempio lavora con T-Systems (parte di Deutsche Telekom), che dà un servizio chiamato Data Protection as a Managed Service on AWS. Per rendere ancora più semplice la gestione e il controllo dei propri dati.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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