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Cisco mette al centro persone, tecnologie e sostenibilità nelle sue strategie future

Il pensiero del nuovo Amministratore Delegato, Gianmatteo Manghi

Nella sua primo incontro con la stampa (su piattaforma Cisco Webex), il neo Amministratore Delegato di Cisco Gianmatteo Manghi ha fatto il punto sull’attuale situazione a e ha condiviso i tre pilastri su cui l’azienda intende sviluppare le sue strategie di sviluppo nel prossimo triennio: le persone e le comunità, la trasformazione cloud e software, la transizione ecologica e digitale (green & blue).

Cisco Italia negli ultimi dodici mesi ha continuato a crescere e investire, assumendo oltre 50 persone e acquisendo di un’azienda italiana, Fluidmesh.

Gianmatteo Manghi Amministratore Delegato Cisco
Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato Cisco Italia

Se ci prendiamo cura delle persone, le persone si prenderanno cura dell’azienda e della sua missione” ha affermato Manghi, ricordando come Cisco Italia  – che recentemente è stata dichiarata da Great Place to Work Italia il miglior posto per lavorare, per il sesto anno consecutivo –  abbia messo in campo strumenti straordinari, oltre a quelli già esistenti, per sostenere l’equilibrio personale e professionale dei suoi dipendenti: ad esempio, iniziative per il benessere mentale e momenti di riposo come un giorno di ferie “collettivo” dato a tutti i dipendenti a marzo scorso, a un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria in corso.

L’Amministratore Delegato di Cisco Gianmatteo Manghi: il 51% del fatturo arriva dalla trasformazione cloud e software

Al di là dell’obiettivo sociale, questi progetti possono nascere e svilupparsi in tempi rapidissimi anche grazie al secondo pilastro delle strategie Cisco, la trasformazione cloud e software

E’ prima di tutto una trasformazione di Cisco stessa, che nel 2020 ha generato il 51% del suo fatturato da questo tipo di offerta, con un percorso di innovazione che vede un’integrazione sempre maggiore di questi elementi anche nell’evoluzione dell’offerta hardware” ha spiegato Manghi. “E’ necessario, perché i nostri clienti, quando ci chiedono di aiutarli a sviluppare strategie cloud first, in realtà ci chiedono molto di più: la capacità di gestire e controllare applicazioni e servizi ovunque essi risiedano, le funzionalità per garantire la sicurezza e la data privacy, la dinamicità dell’infrastruttura e delle applicazioni”.

Cisco risponde a queste richieste con soluzioni che connettono tutti i livelli delle architetture di rete, multicloud e ibride e che – soprattutto – permettono grazie a un’elevata automazione software di eliminare la complessità, che altrimenti ridurrebbe i benefici attesi.

Il terzo pilastro delle strategie Cisco, è la volontà di assumere un ruolo centrale nello sviluppo del percorso di transizione ecologica e digitale– Per fare questo digitalizzazione e sostenibilità devono andare a braccetto. Il digitale, infatti, offre la chiave per accelerare la diffusione di pratiche sostenibili e per consentire di realizzare su larga scala la trasformazione green.

Ad esempio ENEL, con cui collaboriamo nell’ambito delle smart grid, ha annunciato di voler quasi triplicare la sua capacità globale di generazione di energia rinnovabile: per rendere disponibile questa risorsa, la digitalizzazione delle reti di distribuzione è imprescindibile perché consente di garantire l’equilibrio tra domanda e produzione nonostante la maggiore imprevedibilità, tipica di energie come il fotovoltaico o l’eolico” ha spiegato Manghi.

Anche su scala più “quotidiana” i benefici della scelta di innovazione sostenibili si dispiegano nella maggiore resilienza e competitività per le imprese  – e in questo senso Manghi ha citato i dati di una recente ricerca di Symbola (il rapporto Green Italy) che ha evidenziato come le aziende che hanno investito in questa direzione hanno assunto, esportato, innovato di più.  In questa transizione green&blue anche la PA può assumere un ruolo da protagonista, perché ad essa, ad esempio, fanno capo sistemi idrici, trasporti, servizi urbani che possono essere rivisti e migliorati in ottica green.

Cisco nel sociale

Cisco interpreta il suo ruolo di cittadinanza, nelle comunità in cui opera, promuovendo anche attività di volontariato e scegliendo di mettere a disposizione della società le proprie tecnologie e competenze.

Spiccano le 345 Networking Academy Italiane presenti in ogni tipo di realtà, dalle scuole alle carceri, a progetti complessi nell’ambito più critico di questo periodo, la sanità.  Per fare due esempi, l’Amministratore Delegato di Cisco Gianmatteo Manghi ha ricordato l’azienda è partner e ha realizzato l’infrastruttura di rete e le soluzioni per gestire i flussi, la somministrazione dei vaccini, l’afflusso regolare e in sicurezza delle persone nel più grande centro vaccinale della Lombardia realizzato a Milano presso il Palazzo delle Scintille; un altro caso è la creazione di un servizio di telemedicina che sta consentendo ai medici dell’ospedale di Alessandria di assistere in modo più efficace e continuativo, anche da remoto, gli ospiti del Piccolo Cottolengo Don Orione di Tortona, bambini e ragazzi con gravi disabilità.

Gianmatteo Manghi Amministratore Delegato Cisco

Infine, durante conferenza stampa è arrivata l’anticipazione su una nuova iniziativa, l’Hackaton “Green&Blue Marathon” promosso da Cisco con Officine Italia e in collaborazione con Codemotion “Chiediamo ai giovani di pensare, ideare le soluzioni del futuro su quattro aree: smart citizen, smart building, mobility, utility con un percorso di 8 settimane, che partirà l’11 maggio. Vogliamo scoprire come immaginano il nostro domani, e aiutare a costruirlo” ha detto Manghi.

 

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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