Arm Holdings ha deciso di terminare il suo accordo di licenza con Qualcomm. La notizia della terminazione è l’apice di una battaglia legale iniziata nel 2022, e potrebbe avere un notevole impatto sulle attività di Qualcomm, in quanto produttore di processori per PC portatili basati su architettura Arm.
Una lunga battaglia legale che è destinata a continuare
In seguito all’acquisizione di Nuvia da parte di Qualcomm, avvenuta nel 2021, Arm aveva avviato un’azione legale contro le due aziende, accusandole di aver violato gli accordi di licenza e di aver violato il suo marchio. In particolare, Arm sostiene che Qualcomm abbia violato l’accordo non rinegoziando i termini dopo l’acquisizione, chiedendo a Qualcomm di distruggere tutti i progetti Nuvia creati prima della fusione.
Nel 2019 Arm aveva concesso a Nuvia due licenze: il Technology License Agreement (TLA) e l’Architecture License Agreement (ALA), una per modificare i core esistenti e l’altra per progettare core personalizzati. Quando, in seguito all’acquisizione, Arm aveva posto fine alle licenze concesse a Nuvia, Qualcomm aveva sostenuto che la sua ALA coprisse anche l’azienda appena acquisita, come riportato da Bloomberg.
Arm ha dato un preavviso di 60 giorni a Qualcomm per la cancellazione della licenza architetturale, al termine dei quali Arm chiederà di interrompere le vendite di numerosi prodotti, compresi i processori della serie Snapdragon. Questi e altri prodotti costruiti sotto licenza ALA rappresentano una parte significativa del fatturato di Qualcomm, e la terminazione dell’accordo metterebbe l’azienda a rischio.
Le aziende si stanno ora preparando a un procedimento legale per risolvere le problematiche emerse. Partendo d’anticipo, Qualcomm ha già presentato la propria contro-causa, sostenendo di aver agito nel rispetto dei propri diritti.
Il futuro di Qualcomm è però incerto. Anche se l’azienda riuscisse a mantenere l’accesso ai progetti standard di Arm in base all’accordo TLA, la perdita della licenza architettonica potrebbe causare ritardi e gravi interruzioni nello sviluppo dei prodotti.