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Il potenziale dell’XR, intervista al CEO di AnotheReality Lorenzo Cappannari

Dalla Data Visualization a training e ingegneria

Dal training all’interazione utente, passando per la data visualization e l’ingegneria. Le esperienze immersive stanno sempre di più ritagliandosi un ruolo importante anche in ambito B2B: la eXtented Reality (XR) serve in diversi ambiti business. Abbiamo quindi chiesto a Lorenzo Cappannari, CEO e co-fondatore di AnotheReality, di raccontarci questo mondo in grande crescita.

AnotheReality, intervista al CEO Lorenzo Cappannari

Il mondo della realtà virtuale una volta restava un ambito esclusivo del mondo del gaming. Ma sempre più le esperienze immersive diventano parte del mondo del business a 360 gradi.

Un percorso simile a quello di AnotheReality, azienda che Cappannari fonda nel 2014 insieme a Fabio Mosca e Matteo Favarelli.AnotheReality nasce come studio di sviluppo videogiochi VR, per poi evolversi in società di consulenza. Nel tempo, infatti, AnotheReality si è affermata come società specializzata nell’applicazione delle tecnologie di mondi virtuali per la formazione (edutainment e simulazione), per le esperienze di brand e prodotto e per l’intrattenimento (grazie ad una divisione gaming). AnotheReality, inoltre, si occupa di soluzioni per la virtualizzazione in ambito enterprise, supportando le aziende nel processo di virtualizzazione di location, processi, prodotti e personale“.

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Cappannari ci spiega che nel metodo aziendale c’è anzitutto l’esigenza del cliente, a cui poi adattare la tecnologia. “Ogni soluzione viene ideata e progettata sulla base dell’obiettivo di business del cliente. Inoltre, le tecnologie sono in continuo cambiamento e anche le potenzialità tecnologiche sono molto diverse per cui è fondamentale saper guidare con il giusto know-how i clienti.”

I casi d’uso per il mondo B2B

Cappannari ci spiega che le soluzioni di AnotheReality si applicano a due diversi ambiti principali – ma enormi. “I due ambiti principali in cui vengono utilizzate le soluzioni immersive sono l’education & training e la customer interaction. Partiamo, infatti, dal presupposto che le soluzioni immersive sono un’experience enhancer, cioè migliorano l’esperienza dei clienti, della forza vendita, del canale, dei dipendenti interni, di chi lavora sul campo. Le soluzioni immersive, dunque, possono essere applicate in tutte queste tipologie di attività”.

Le soluzioni di XR come quella di AnotheReality si prestano inoltre molto bene ad alcuni ambiti complessi – e anche rischiosi. “Ci sono poi dei comparti in cui c’è più richiesta: nell’ambito delle operations perché ci sono attività ad alto rischio. Nel mondo della sicurezza l’experience permette, inoltre, di vivere delle emozioni in maniera diretta e di imparare meglio a fare determinati tipi di attività. Ad esempio, per un’importante società del mondo energy abbiamo sviluppato una simulazione immersiva per addestrare senza rischi gli operatori ad arrampicarsi e intervenire sui tralicci”:

Ma c’è anche il tema Metaverso, soprattutto per i più giovani. “In aggiunta, ci sono alcuni ambiti come quello dei consumer goods, in particolare rivolti ad un target più young, che sono entrati nel mondo del Metaverso e del gaming con il product placement, ovvero con delle versioni virtuali dei propri prodotti e delle attivazioni all’interno di questi social network tridimensionali. Recentemente, per The NorthFace abbiamo realizzato una campagna di comunicazione creativa e digitale che utilizza il 3D in occasione del lancio della collezione limitata NSE“.

A questi ambiti si aggiungono popi eventi, customer center e tutti questi ambiti dove il virtuale può fare la differenza.

La Data Visualization

Un ambito che ci ha particolarmente colpito fra quelli in cui le esperienze immersive possono fare la differenza è quello della visualizzazione dei dati.

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Cappannari ci spiega che “La declinazione più semplice della Data Visualization immersiva è quella di trasformare i grafici bidimensionali in 3D. Ma più che nella terza dimensione, il vero valore aggiunto sta nella possibilità di rendere il dato “parlante”, contestualizzandolo con contenuti visivi che lo rappresentano al di fuori del grafico. Ad esempio, se si parla di centimetri di pioggia, ha molto più senso visualizzare in un grafico la pioggia che cade e la bacinella d’acqua che si riempie. L’oggetto, infatti, rimane più impresso ed è efficace: diversi studi attestano che l’essere umano viene colpito più dalla rappresentazione visiva che dai numeri“.

Intervista a Lorenzo Cappannari di AnotheReality: training e assistenza remota

Uno degli ambiti in cui la XR fa la differenza è quello dell’assistenza da remoto. Che può avere applicazioni didattiche, come il training del personale a distanza, ma anche pratiche – una guida da remoto per operazioni essenziali.

Cappannari ci spiega che l’assistenza da remoto sta sempre più diventando un’esigenza per molte aziende. “Nel mondo industriale il supporto da remoto è un caso d’uso specifico delle tecnologie immersive: principalmente si usa la realtà aumentata, ma il vero valore aggiunto viene dato dai dispositivi indossabili che ti permettono di avere testa alta e mani libere mentre lavori. Inoltre, tramite monitor, cuffie e una telecamera si riesce a restituire la stessa experience della persona quando sta sul campo“.

Cappannari ci spiega che anche gli smartphone – persino quelli dei dipendenti, se nella compliance aziendale – possono essere utilizzati. Ma si “perde il valore di avere testa alta e mani libere”, che fa la differenza in questi ambiti.

Per imparare nuove mansioni o per esercitarsi, invece, la realtà virtuale diventa utilissima. “Per quanto riguarda il training, invece, viene utilizzata di più la realtà virtuale, quindi le simulazioni, in modo tale che in un ambiente completamente simulato puoi formarti, ma anche avere un ulteriore supporto nel momento in cui ne hai bisogno.”

La realtà virtuale nell’ingegneria

Un altro ambito che ha suscitato il nostro interesse riguarda la questione ingegneria e design. L’esperienze immersive danno davvero un valore aggiunto alle aziende?

Cappannari ci spiega che “La realtà virtuale ti permette di disegnare e di vedere il prodotto esattamente come sarà realmente senza doverlo realizzare fisicamente. Con la realtà virtuale, inoltre, i costi di prototipazione si sono abbattuti drasticamente. La prototipazione tradizionale, infatti, è molto costosa (basti pensare agli oggetti/prodotti realizzati in scala 1:1 così come le stampanti 3D)“.

Inoltre, Cappannari ci spiega che uno dei vantaggi delle soluzioni AnotheReality in questo ambito riguarda la possibilità di operare da remoto. Magari anche con team dislocati in più località. E in alcuni casi si possono persino utilizzare programmi che permettono di disegnare in VR, senza usare software CAD.

Il poteziale delle soluzioni XR per il business

Quando durante la nostra intervista chiediamo a Lorenzo Cappannari di parlarci non solo di AnotheReality, ma del potenziale per l’intero mercato delle soluzioni immersive per il business, ci rendiamo conto che il potenziale è enorme.

Cappannari ci spiega che “il mercato della realtà estesa, secondo le previsioni di McKinsey raggiungerà un valore di circa 1,2 trilioni di dollari entro il 2035, con un tasso di crescita annuo composto (CARG) di circa il 24%”.

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Il potenziale dell’XR per il business, infatti, è enorme. Questo nuovo livello di human experience del digitale permette infatti di migliorare la socializzazione da remoto. In particolare, tutti i casi d’uso che prevedono interazione human to human grazie alle tecnologie XR possono migliorare il coinvolgimento dei clienti finali. Pensiamo alla possibilità di visualizzare un prodotto in anteprima a casa prima di comprarlo o ad esempio di fare il try on di un prodotto in un mondo simulato per testarlo/provarlo (ad es. provo un paio di scarpe da trail e provo il trail in VR)”.

Senza considerare che queste tecnologie servono anche in altri ambiti. “In aggiunta, c’è poi tutto il mondo dell’abilitazione alle nuove economie virtuali. Ad oggi tali trend si sono diffusi all’interno del mondo del gaming, ma presto, con la tecnologia XR rivolta a una platea più allargata, potranno trasformarsi in un nuovo business. Ciò grazie alla possibilità di vendere oggetti, prodotti e simulazioni ai consumatori“.

Intervista a Lorenzo Cappannari di AnotheReality: un mondo che cambia

Oltre all’impatto commerciale, Cappannari ci sottolinea come le soluzioni immersive XR potranno davvero rivoluzionare il mercato in senso lato. Anzi, hanno il potenziale per cambiare la società intera.

“Un altro aspetto importante è quello della smaterializzazione dei luoghi, degli oggetti, delle persone e quindi della relativa ottimizzazione di tutti i flussi e i costi. Ad esempio, posso comprare meno uffici perché alcuni scelgo di spostarli nella realtà virtuale. Infine, il fatto di poter vivere in maniera simulata le emozioni (anche ad alto impatto) serve sia per coinvolgere e di conseguenza convincere i consumatori a spendere di più, sia per formare meglio i propri dipendenti, la propria rete vendita sui prodotti, in particolare quelli complessi (ad esempio il settore automotive), sulle operations, la sicurezza, ecc”

Insomma, l’XR sta già rivoluzionando il modo in cui molte aziende lavorano – e sembra un trend in rapida evoluzione. Potete trovare maggiori informazioni su AnotheReality sul sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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