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Alight: i benefit offerti sul posto di lavoro non rispecchiano i bisogni reali degli italiani

L’obiettivo è comprendere le differenze tra le priorità e le esigenze dei datori di lavoro e dei dipendenti

Alight, azienda leader nella tecnologia e nei servizi per il capitale umano basati sul cloud, ha da poco pubblicato il report Workplace Benefits in a Changing World 2023. Questo si basa su due indagini effettuate per raccogliere le opinioni di dipendenti e datori di lavoro. Il primo sondaggio ha coinvolto 1.400 dipendenti e il secondo 420 datori di lavoro. Gli intervistati erano impiegati in aziende di medie e grandi dimensioni appartenenti a diversi settori. La ricerca ha analizzato la percezione dei lavoratori in merito ai benefit offerti dai datori di lavoro in tutta Europa. In Italia, solo il 35% dei dipendenti afferma che i benefit messi a disposizione dall’azienda in cui lavorano soddisfano le proprie esigenze e i propri desideri.

I benefit offerti dai datori di lavoro in tutta Europa: cosa ne pensano i dipendenti

Secondo il report pubblicato da Alight, i benefit sul posto di lavoro svolgono un ruolo determinante nell’attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti. Eppure, i dipendenti non sempre vedono il valore aggiunto dei benefit offerti, mentre i datori di lavoro tendono a sopravvalutarli. L’obiettivo della ricerca è proprio quello di comprendere le differenze tra le priorità e le esigenze dei datori di lavoro e dei dipendenti in materia di benefit. Secondo i risultati, in Italia il 70% delle aziende ritiene di conoscere quali siano i benefit desiderati dai propri dipendenti. Mentre solo il 35% dei lavoratori afferma che i benefit offerti dal proprio datore di lavoro soddisfano le proprie esigenze.

Alight Logo

Inoltre, più della metà (63%) dei datori di lavoro italiani afferma che i propri benefit vanno oltre i termini previsti dalla normativa locale. Mentre poco più di un terzo dei dipendenti (33%) ritiene che la propria azienda offra benefit consistenti e addirittura superiori a quelli previsti dalla legislazione locale. Uno dei fattori in grado di alimentare il divario tra datori di lavoro e dipendenti potrebbe essere la mancanza di comunicazione e di comprensione. Ad esempio, quasi tre quarti (73%) dei datori di lavoro italiani ha dichiarato che i benefit aziendali per i dipendenti vengono comunicati con estrema chiarezza. Solo il 53% dei dipendenti però è d’accordo.

Infatti, quasi la metà (47%) preferirebbe ricevere aggiornamenti regolari sui benefit proposti, e non solo quando il servizio viene introdotto per la prima volta. Ciò implica che i canali e le strategie di comunicazione devono ancora essere perfezionati. Lo studio ha rilevato che le soluzioni di comunicazione omnichannel, ad esempio tramite SMS, app, hub condivisi e strumenti automatizzati come le chatbot, possono rivelarsi un modo efficace per creare maggiore trasparenza tra il personale e il datore di lavoro.

Le parole Jan Pieter Janssen, vice president of business development di Alight

È necessario che le organizzazioni adottino un approccio proattivo nei confronti dei benefit sul luogo di lavoro, in modo da colmare il gap esistente tra i datori di lavoro e i propri dipendenti. Ogni dipendente ha esigenze, valori e interessi unici e differenti, e l’ambiente di lavoro attuale è in continua evoluzione. È fondamentale che i datori di lavoro identifichino le modalità per innovare e garantire il successo delle strategie di benefit e per offrire ai dipendenti un’esperienza personalizzata, innovativa e tecnologica” ha dichiarato Jan Pieter Janssen, vice president of business development di Alight.

Ciò contribuirà a incrementare la conoscenza e l’utilizzo dei programmi di benefit, ad aumentare i profitti sugli investimenti per i datori di lavoro, a migliorare il benessere generale dei dipendenti e, infine, a contribuire ad attrarre e trattenere i talenti di oggi e di domani” ha poi concluso Jan Pieter Janssen. È possibile consultare il report completo scaricandolo sulla pagina ufficiale di Alight.

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Marzia Ramella

Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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