Quasi tre aziende italiane su quattro pensano di poter aumentare i propri ricavi con la tecnologia dell’AI, ma solamente due aziende su tre punta a incrementare gli investimenti sull’Intelligenza Artificiale. I due dati sembrano quasi in contrasto tra loro, anche in relazione al fatto che il 74% delle aziende italiane ritiene che l’AI sia in grado di aumentare efficienza e produttività.
Questi sono dati provenienti dall’ultimo studio di ServiceNow, una delle più importanti piattaforme AI per la business transformation, ovvero il Enterprise AI Maturity Index 2024. Questo studio ha approfondito ed esaminato quanta maturità in materia di AI le aziende posseggono.
Nonostante i ricavi, non tutte le aziende investiranno in AI
La posizione dell’Italia nelle classifiche
Nonostante possa sembrare un numero abbastanza alto, il dato, proveniente dallo studio di ServiceNow, del 67% sugli investimenti previsti il prossimo anno posiziona ultima in classifica l’Italia per l’area EMEA. L’Italia rimane molto lontana dai paesi del podio, ovvero da Olanda, Gran Bretagna e Spagna, tra i paesi che impiegano i maggiori sforzi di investimento nell’AI.
Ciononostante, l’Italia si posiziona a metà classifica mondiale per quanto riguarda la maturità nel campo del’AI. L’AI Maturity Index è stato elaborato prendendo in considerazione e studiando a fondo cinque aree chiave in ogni organizzazione: “Strategy and Leadership”, “Workflow Integration”, “Talent and Workforce”, “AI Governance” e “AI Investments”.
Come le aziende sfruttano l’AI per migliorare i ricavi
Secondo i dati elaborati da ServiceNow, il 30% delle aziende italiane sta ancora sperimentando l’uso dell’AI. Solamente il 9% delle entrate di queste aziende verrà reinvestito in tecnologie di Intelligenza Artificiale.
Rimane il fatto che il 74% delle aziende ritiene che l’AI aumenti produttività ed efficienza, un dato assai incoraggiante, soprattutto in ambito di Customer Experience. Quasi un’azienda su due presa a campione prevede poi di assumere più esperti di Intelligenza Artificiale, come coloro che si dedicheranno all’utilizzo responsabile di questa tecnologia e coloro che redigeranno le policy. Il 50% delle aziende prevede poi di programmare corsi di formazione per permettere ai dipendenti di sviluppare nuove capacità in ambito IT.
Una trasformazione basata sull’AI
Le aziende più mature per quanto riguarda la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale stanno promuovendo questa strategia di trasformazione basata sull’AI. In questo modo è più semplice sviluppare i talenti più cristallini, promuovere una cultura basata sull’innovazione sostenibile. Inoltre, questa strategia punta ad allinearsi alle odierne strategie di investimento e di misurazione alla visione dell’Intelligenza Artificiale.
Queste aziende, precursori di questa strategia, stanno così sfruttando l’AI non solo per migliorare i propri ricavi, ma anche per rimodellare il lavoro su larga scala e abilitare la trasformazione delle aziende tramite i dati e la governance dell’Intelligenza Artificiale.
La necessità di agire subito
Filippo Giannelli, Area VP Israel & Italy e Country Manager ServiceNow Italia, ha dichiarato in merito quanto segue: “Le aziende italiane stanno adottando sempre di più strumenti di tecnologia artificiale, in linea con lo sviluppo che vediamo a livello globale. È giusto ricordare, però, che il talento umano rimane fondamentale per guidare l’implementazione di queste nuove tecnologie, altrimenti è molto probabile che i tentativi di integrare l’AI nei processi lavorativi si rivelino uno sforzo inutile.”
Filippo Giannelli ha concluso dichiarando: “È fondamentale agire ora per creare una forza lavoro esperta e questo si può ottenere con una duplice strategia, che prevede l’assunzione di specialisti esterni per garantire il successo di un progetto di intelligenza artificiale e la formazione interna, per assicurare che le persone in azienda abbiano le competenze necessarie per integrare efficacemente l’intelligenza artificiale nelle proprie attività.”
- Gionti, Claudio (Autore)