Negli ultimi tempi, la graduale introduzione della tecnologia dell’AI ha portato a una crescita importante della domanda di lavoro in Italia. Infatti, si cercano diverse figure tecniche e professionali specializzate nel settore, o competenti al punto da formare all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Questo, insieme ad altri importanti fattori sul tema, è quanto emerso dal rapporto “Intelligenza Artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro. Sfide e opportunità in otto settori“, commissionato dall’azienda Fastweb e realizzato da EY. Presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, il rapporto analizza l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle professioni e sulle competenze tecniche e trasversali, e di come l’AI sarà ancora più importante in futuro nel mercato del lavoro.
Come cambia il mercato del lavoro in Italia grazie all’AI
Una forte crescita della domanda di lavoro
Secondo il rapporto di Fastweb ed EY, la domanda di lavoro in Italia crescerà fino al 2030. Secondo le previsioni del rapporto, ci sarà una crescita del 5.8% nel settore del Banking e delle Assicurazioni, tra i più tecnologicamente maturi. Ci si aspetta una profonda trasformazione per via della GenAI anche in altri settori, come Comunicazione & Media, Sanità e Pubblica Amministrazione.
Ma se da un lato vi sarà una grande crescita della domanda di lavoro, vi sarà anche una crescita della necessità di upskilling. Entro il 2030 si prevede infatti che il 75% dei profili professionali necessiteranno di formazione per il miglioramento delle proprie competenze.
Tra le varie competenze che serviranno da qui al 2030 vi sono quelle legate alla gestione dei dati, necessarie per i data scientist. In aumento anche la necessità di responsabili privacy e compliance, legati molto alla protezione dei dati, o anche gli esperti in sicurezza dei dati. Aumenterà anche la necessità di esperti nell’integrazione dell’AI all’interno delle organizzazioni.
La necessità di avere certe competenze tecniche specializzate
Un altro trend interessante che si può notare dal rapporto di Fastweb-EY è quello legato alle competenze tecniche. In futuro ci sarà necessità non solo di competenze avanzate e competenze tecniche di base, ma anche di competenze trasversali.
Tra di esse saranno ancora più importanti il lavoro e la collaborazione con il team, le spiccate capacità di problem solving e il pensiero critico. Tutte competenze necessarie per garantire una corretta integrazione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro in Italia.
L’impatto dell’AI sul mondo del lavoro in Italia
Di seguito le dichiarazioni di Walter Renna, Amministratore Delegato di Fastweb: “La ricerca di EY evidenzia l’impatto dirompente dell’Intelligenza Artificiale su economia e lavoro. Per governare questo cambiamento epocale, oltre agli investimenti in infrastrutture e prodotti AI, servono programmi di formazione per le persone e strutture aziendali dedicate, con strumenti di governance per un’adozione sicura dell’AI nei processi aziendali.”
Renna infine conclude: “Solo così le organizzazioni potranno integrare progressivamente l’Intelligenza Artificiale, promuovendone l’utilizzo e sfruttandone appieno le potenzialità per migliorare prodotti, servizi e aumentare la produttività. È un percorso obbligato per rimanere competitivi in un contesto economico sempre più permeato dall’AI.”
Infine Irene Pipola, EY Italia Sustainability Consulting Leader, presente alla presentazione del report, ha commentato: “L’intelligenza artificiale faciliterà alcune attività come, a titolo esemplificativo, la raccolta dati, la preparazione di testi, la traduzione e molte altre operazioni dispendiose in termini di tempo, ma non sostituirà l’intervento umano. I professionisti saranno chiamati a supervisionare e verificare quanto prodotto dall’AI. In ogni settore, dal giornalismo alla medicina, fino allo sviluppo di software, il ruolo dei lavoratori si trasformerà per un’adozione ottimale di queste tecnologie e per ottimizzarne le potenzialità“.