Le piccole e medie imprese (PMI) italiane stanno mostrando un crescente interesse verso l’intelligenza artificiale (AI) applicata al digital marketing. Nonostante l’interesse delle imprese nell’AI, molte di queste si trovano ancora all’inizio del loro percorso di adozione tecnologica, affrontando sfide significative legate all’infrastruttura dei dati.
Questo è quanto emerge da un’analisi condotta da Traction, una martech company specializzata in performance marketing e marketing automation.
Il report di Traction: come le PMI si approcciano al digital marketing AI
Traction ha esaminato 20 progetti recenti realizzati con la piattaforma di CRM con intelligenza artificiale, AutoCust. Il report ci rivela che il 70% delle PMI italiane manca di una solida infrastruttura dati, essenziale per implementare con successo l’AI. L’analisi evidenzia inoltre che la maggior parte delle PMI non dispone dei dati necessari o, quando disponibili, sono spesso di qualità insufficiente, incompleti, disorganizzati o duplicati.
La qualità dei dati è cruciale per l’efficacia dell’AI. Dati incompleti o mal gestiti compromettono la capacità dell’AI di riconoscere schemi, estrarre informazioni utili e generare previsioni affidabili. Inoltre, molte PMI continuano a utilizzare processi manuali per la raccolta e gestione dei dati. Una dinamica che provoca inefficienze e, spesso, si traduce in errori umani.
È quindi bene chiarire una cosa: la qualità e disponibilità dei dati influenzano direttamente i tempi di implementazione dell’AI. Per le PMI con una base di dati strutturata, il processo può durare solo una o due settimane. In assenza di dati adeguati, i tempi si allungano fino a tre-sei mesi, a seconda della complessità del progetto.
L’integrazione corretta dei dati è una priorità
Per sfruttare appieno l’AI nel digital marketing, è fondamentale integrare diversi tipi di dati: anagrafici, transazionali e comportamentali. Traction ha rilevato che mentre i dati anagrafici e transazionali sono generalmente disponibili, spesso raccolti in modo incostante, vi è una significativa carenza di dati comportamentali. Una corretta integrazione di questi dati consente di strutturare campagne di marketing mirate e personalizzate, migliorando il ritorno sull’investimento.
Nonostante le sfide, la consapevolezza dell’importanza dei dati sta crescendo tra le PMI italiane. “La gran parte delle imprese con cui abbiamo lavorato in questi mesi sottovalutava l’importanza dei dati per l’intelligenza artificiale. La situazione tuttavia si sta evolvendo velocemente”, ha dichiarato Pier Francesco Geraci, CEO di Traction.
Del resto il report ci rivela che settori come e-commerce, turismo e ospitalità, e formazione stanno già iniziando a vedere i benefici di queste tecnologie.
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