Scenario

L’impatto reale dell’Intelligenza Artificiale sul settore energetico

I data center globali potrebbero consumare 1000 terawattora entro il 2030, superando l’attuale fabbisogno del Giappone; l’allarme arriva dall’International Energy Agency – IEA -, che in un nuovo rapporto mostra i dati dell’impatto energetico e i consumi energetici dell’Intelligenza Artificiale. Mentre questo settore tecnologico sta crescendo a ritmi esponenziali, le reti elettriche stanno facendo una fatica estrema a tenere il passo.

AI e consumi energetici: i dati sull’impatto ambientale

Il boom dei data center

Nel 2020 i data center consumavano meno di 300 TWh a livello globale. Entro cinque anni, la cifra potrebbe triplicare, raggiungendo i 1.000 TWh. Gli Stati Uniti guidano la classifica con il 45% della capacità mondiale, seguiti dalla Cina. Insieme, i due Paesi ospiteranno la maggior parte dei nuovi impianti nei prossimi dieci anni.

L’Intelligenza Artificiale generativa e il machine learning richiedono potenza di calcolo senza precedenti. OpenAI ha ammesso che ChatGPT-5 consuma 10 volte più energia del modello precedente. Senza interventi, l’infrastruttura digitale potrebbe diventare uno dei principali driver delle emissioni globali.

Consumano di più i data center o altro?

Eppure, i data center rappresentano solo l’8% della crescita prevista della domanda elettrica entro il 2030. Auto elettriche, climatizzatori ed elettrodomestici pesano di più. Nei Paesi emergenti, l’aria condizionata sarà il principale motore dei consumi. Negli Stati Uniti d’America, invece, l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto sproporzionato a causa della stagnazione della domanda residenziale.

Il grande problema rimane però la concentrazione geografica: in Virginia e Irlanda, i data center stanno assorbendo già il 25% e il 20% dell’elettricità locale. Senza una pianificazione attenta, questi hub rischiano di mandare in sovraccarico le reti elettriche locali, con conseguenze sicuramente molto negative per le comunità locali.

ai energia impatto data center

Energie fossili e rinnovabili

Nel breve termine, gas e carbone copriranno gran parte della domanda aggiuntiva. Secondo l’International Energy Agency, circa 175 TWh proverranno dal gas naturale, in particolar modo negli Stati Uniti d’America. BloombergNEF ha stimato che i combustibili fossili saranno in grado di soddisfare i due terzi della nuova domanda entro il 2035.

Le energie rinnovabili avranno un ruolo crescente dopo il 2030, con il mix di eolico e solare pronto a coprire quasi la metà dell’aumento della domanda globale di energia. In Europa, la quota potrebbe addirittura raggiungere l’85%. Nel frattempo, i colossi tech puntano sull’energia nucleare: Microsoft e Google infatti stanno già acquistando energia da centrali a fissione.

I dati sui consumi energetici degli AI Cluster

Il 50% dei nuovi data center USA sorgerà in aree già saturate, come il Nord della Virginia. Questi cluster esercitano una pressione senza precedenti sulle reti locali. Ciò inevitabilmente costringe alcuni gestori a posticipare lo spegnimento delle centrali a carbone. E ovviamente tutto questo ha un profondo impatto sulla sostenibilità ambientale, dato che le centrali a carbone e alimentate con altri combustibili fossili sono fortemente responsabili delle emissioni dei vari gas serra.

La vicinanza ai centri urbani solleva anche diversi problemi per quanto riguarda l’equità: in Texas, per esempio, diversi comuni hanno bloccato nuovi insediamenti per timore di blackout e aumenti delle bollette. L’International Energy Agency avverte che, senza politiche mirate, l’Intelligenza Artificiale potrebbe peggiorare le disuguaglianze energetiche.

Un mondo di contraddizioni

L’Intelligenza Artificiale non è l’unico fattore della crisi energetica, ma ne accentua le contraddizioni. Se da un lato questa tecnologia promette di ottimizzare i consumi – tramite smart grid oppure previsioni meteo più accurate -, dall’altro rischia di vanificare i progressi nella decarbonizzazione.

La sfida per governi e aziende sarà bilanciare innovazione e sostenibilità. Per far questo, dovranno necessariamente investire in efficienza e rinnovabili prima che i data center, così energivori, consumi grandi quantità di energia elettrica.

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Source
Technology Review

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