Un’altra forma di intelligenza artificiale sta emergendo, e presto conquisterà il suo posto come strumento rivoluzionario insieme all’AI generativa: l’AI agentic. Questa tecnologia permette di automatizzare compiti complessi con un processo chiamato Agentic Process Automation (APA): ce ne parla Giammaria Ripoli, Head of Automation & Low Code presso Minsait.
Che cos’è l’AI agentic?
Facciamo prima un po’ di chiarezza. Il termine AI agentic si riferisce a sistemi di intelligenza artificiale in grado di svolgere azioni e prendere decisioni in completa autonomia. I sistemi che svolgono questi compiti sono chiamati agenti AI, e sono indipendenti dall’intervento umano.
Ed è proprio questo agire indipendentemente dagli input umani che distingue l’AI agentic dall’AI generativa. Quest’ultima, infatti, ha bisogno che un essere umano le fornisca un prompt per poter funzionare, e non è in grado di impostarsi obiettivi o ragionare indipendentemente.
Inoltre, l’AI agentic va oltre l’AI generativa incorporando una capacità di “concatenamento”. Ciò significa che può intraprendere una sequenza di azioni in risposta a una singola richiesta, suddividendo compiti complessi in fasi più piccole e gestibili.
L’AI agentic fornisce alle aziende l’automazione intelligente di cui hanno bisogno
L’AI agentic, con la sua capacità di agire in completa autonomia, rappresenta una nuova frontiera per la process automation, promettendo di migliorare significativamente l’efficienza operativa, riducendo i costi e rendendo le nostre aziende più competitive.
Le aziende sono affamate di efficienza operativa, e ciò le sta spingendo a implementare sempre più avanzati sistemi di intelligenza artificiale. Fatto comprovato da uno studio condotto da Minsait e dall’Università LUISS, che rivelano come il 25% delle aziende italiane ha implementato o pianificato di implementare l’AI nell’ambito dell’automazione.
L’APA permette di rispondere alla richiesta da parte delle aziende di automazione sempre più intelligente e autonoma, che va ad aggiungersi alle già comprovate robotizzazione e automazione dei processi. L’AI agentic permette di arrivare dove i sistemi di automazione tradizionale non arrivano, in moltissime aree di applicazione, come i servizi di assistenza ai clienti, l’assistenza tecnica, le operazioni finanziarie, la gestione della catena di approvvigionamento o la gestione del personale.
In quali ambiti si può applicare l’Agentic Process Automation?
In particolare, Minsait ha notato come l’APA sia particolarmente efficace nell’ambito della gestione dei clienti. Infatti, la gestione autonoma di interazioni complesse con i clienti svolta da un agente AI può ridurre del 40% il tempo di risoluzione di domande, richieste e reclami, migliorando del 30% il tasso di soddisfazione. Tutto questo senza alcun intervento umano.
Minsait ha constatato che, nell’assistenza tecnica, gli agenti sono in grado di analizzare e risolvere i problemi tecnici, stabilendo le priorità e gestendo le risorse senza la supervisione umana, riducendo così i costi operativi del 25%, con tassi di risoluzione al primo contatto fino al 50%.
Ma non solo assistenza: l’Agentic Process Automation ha molto potenziale da offrire anche nell’ambito delle operazioni finanziarie, in quanto l’uso di agenti per funzioni come la gestione delle transazioni e il monitoraggio delle frodi in tempo reale può produrre guadagni di efficienza operativa fino al 40%.
Nella gestione della supply chain, invece, gli agenti sono in grado di anticipare le esigenze di approvvigionamento, gestire gli ordini e coordinare le consegne, con una riduzione del 20% dei tempi e un aumento del 25% dell’accuratezza degli ordini effettuati e ricevuti.
Per ultimo, ma non meno importante, gli agenti possono contribuire alla gestione del personale dell’azienda, automatizzando il reclutamento e ottimizzando la gestione delle carriere, raggiungendo una riduzione dei tempi di selezione fino al 50%.
Per maggiori informazioni sulle offerte AI di Minsait, vi invitiamo a visitare il loro sito web ufficiale.