Le potenzialità dell’Agentic AI per la Cybersecurity

L’Agentic AI, capace di rendere più autonoma l’Intelligenza Artificiale, potrebbe avere un ruolo importante per la cybersecurity. Agendo in autonomia invece di limitarsi a compiti ben definiti dall’utente, questa nuova forma di Intelligenza Artificiale, che sta cominciando a prendere piede anche in altri settori, sarebbe in grado di fornire un aiuto concreto al settore.

Il ruolo dell’Agentic AI nella cybersecurity

Secondo Massimiliano Galvagna, Country Manager di Vectra AI per l’Italia, questa forma avanzata di intelligenza artificiale offre prospettive rivoluzionarie. Successivamente, secondo Gartner, entro il 2028, l’Agentic AI potrebbe essere presente nel 33% delle applicazioni software aziendali, rispetto all’1% attuale.

A differenza dei tradizionali grandi modelli linguistici che operano su input diretti, l’Agentic AI combina autonomia e adattabilità. Questi agenti virtuali possono analizzare dati in tempo reale, apprendere dall’ambiente e prendere decisioni autonome. Per esempio, un sistema di Agentic AI potrebbe automatizzare flussi di lavoro aziendali, integrandosi con piattaforme ERP, CRM e strumenti di business intelligence. L’autonomia garantisce un’automazione dinamica, con la capacità di reagire a condizioni mutevoli e gestire input imprevisti senza l’intervento umano.

Rischi e benefici dell’Agentic AI nella cybersecurity

L’Agentic AI è utilizzata anche per rilevare e rispondere alle minacce. Se un’AI rileva un file dannoso, può avviare ulteriori azioni come un’indagine di rilevamento e risposta degli endpoint senza necessità di istruzioni pre-scriptate. In altre parole, l’AI può prendere decisioni in tempo reale in base alla situazione in evoluzione, esattamente come farebbe un analista umano.

Una maggior efficienza operativa…

L’Agentic AI offre numerosi vantaggi: gli agent possono identificare attacchi informatici e implementare contromisure quasi istantaneamente, migliorando i tempi di reazione e riducendo il rischio di violazioni. Inoltre, possono personalizzare i protocolli di sicurezza, adattando le strategie di difesa a specifiche vulnerabilità e automatizzare attività di routine.

Così si riduce la necessità di interventi manuali e incrementando l’efficienza operativa. I modelli di Agentic AI suddividono gli obiettivi di alto livello in micro-attività ben definite, assegnando a ciascun agent il compito di gestire funzioni specifiche in modo collaborativo, rendendo i modelli più robusti e precisi.

…a scapito di una più grande vulnerabilità

Tuttavia, l’Agentic AI comporta anche nuove sfide. L’uso di agent autonomi implica una catena di eventi spesso invisibile e non sempre controllabile, dove qualsiasi punto potrebbe rappresentare una vulnerabilità. L’autonomia degli agent aumenta il rischio di decisioni errate o azioni non intenzionali che potrebbero compromettere i sistemi. Inoltre, è necessario che gli agent vengano progettati per evitare pregiudizi e garantire decisioni trasparenti ed eque.

La sicurezza della supply chain è un altro problema, poiché l’utilizzo di librerie o codici di terze parti può introdurre vulnerabilità. Se un agent viene hackerato, le sue azioni autonome potrebbero causare danni ingenti, e la natura dinamica dei flussi di lavoro degli agent rende più complessa l’identificazione di tali attacchi.

Come implementarla correttamente

Per sfruttare al meglio l’AI Agentic, le organizzazioni dovranno implementare misure di sicurezza rigorose. Tutte le attività degli agent dovranno essere pre-testate e tracciate. Anche se progettati per operare autonomamente in uno specifico ambito, gli agent AI dovranno essere supervisionabili da esseri umani capaci di intervenire in caso di necessità.

L’Agentic AI rappresenta un’opportunità straordinaria per la cybersecurity e il mondo aziendale in generale. La capacità di automatizzare processi, migliorare la reattività alle minacce e personalizzare le difese rende questa tecnologia una risorsa preziosa per affrontare un contesto delle minacce in costante evoluzione.

Una delle principali sfide attuali è l’enorme volume di attacchi abilitati dall’intelligenza artificiale, che permette agli hacker di distribuire milioni di email di phishing o centinaia di varianti di malware, ben oltre ciò che i team SOC possono gestire manualmente. L’Agentic AI è in grado di gestire questo tipo di scalabilità.

Massimiliano Galvagna, Country Manager di Vectra AI per l’Italia, sottolinea che l’AI Agentic consente alle organizzazioni di risparmiare tempo e risorse, aumentando l’efficienza operativa. Inoltre, la capacità di questi agenti di reagire a condizioni mutevoli e gestire input imprevisti senza intervento umano rappresenta un vantaggio significativo. Nonostante le sfide, l’AI Agentic promette di rivoluzionare la cybersecurity, offrendo strumenti avanzati per proteggere le aziende dalle minacce future.