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Google Workspace, nuovi strumenti per organizzare i Drive condivisi

Le nuove funzionalità per gli amministratori arriva in open beta

Google annuncia che gli amministratori potranno organizzare i Drive condivisi in maniera più granulare. In alcune edizioni di Workspace potranno infatti gestire le policy per la condivisione, le data region e le politiche di accesso in maniera più puntuale. Le nuove funzionalità sono disponibili in open beta.

Google introduce nuovi strumenti per organizzare i Drive condivisi

Al momento Google spiega nella pagina di supporto che tutti i Drive condivisi risiedono nella Organizational Unit di “root“, quindi sono soggetti alle stesse policy. Questo aggiornamento invece permette di organizzare i Drive in sotto-unità organizzative. Questo permette di configurare diverse policy, region e anche politiche di accesso alle risorse.

L’esempio fatto dalla stessa Google riguarda la possibilità di muovere Drive in sub-OU come “Marketing” oppure “Ufficio Legale”. In questo modo gli amministratori potranno settare policy per la privacy diverse per questi due rami dell’azienda, che hanno solitamente esigenze molto diverse.

Questa funzione permette di gestire i Drive in base alle casistiche. Per esempio potrebbero restringere l’accesso ai file dell’Ufficio Legale perché contengono informazioni private.

In aggiunta, Google afferma che darà maggiore flessibilità sulla decisione di quali Organizational Unit applicare di default ai nuovi Drive creati. In questo modo tutti i nuovi drive saranno coperti dalle giuste policy di sicurezza per il backup sul cloud.

Queste opzioni al momento sono disponibili in Open Beta. Potete assegnare i drive condivisi alle varie OU andando nella colonna Organizational Unit in App > Drive e Documenti > Gestisci i Drive Condivisi. Questa funzione tuttavia non è disponibile per gli end user e non è presente nelle seguenti versioni di Google Workspace: Business Starter, Enterprise Essentials, Frontline o legacy G Suite Basic e Business.

Gli amministratori delegati iniziare la prova dell’Open Beta per valutare l’impatto sulla gestione di questa nuova risorsa. Potete approfondire l’argomento dei Drive condivisi a questo indirizzo.

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Source
TechRadar

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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